Benessere, Enogastronomia, Viaggi

Rintracciato un curry di almeno 20 secoli

un curry di 20 secoli

E’ un mix di spezie che veniva commercializzato in tutto il sudest asiatico e che è ormai comune in ogni cucina fusion

Un nome inventato che non significa nulla

Il nome curry è stato utilizzato dagli occidentali che acquistavano i mix di spezie per esportarle in Europa. Ne sono state rintracciate tracce in antichi mortai e pestelli con gli ingredienti molto simili a quelli attualmente utilizzati. Il nome deriva dalla contaminazione di un termine tamil “kari” che significa, salsa, condimento. Non identifica un solo elemento ma una fusione di diversi ingredienti, pertanto il curry, come lo conosciamo in Europa, in Asia ha cento nomi diversi. Forse non è la spezia più antica ma sicuramente ci si avvicina. Rintracciato un curry di almeno 20 secoli Leggi tutto: Rintracciato un curry di almeno 20 secoli

Spezie necessarie per coprire i cattivi odori

Sono stati i coloni europei ad utilizzarlo per primi, per farsi capire dai locali e poterne fare commercio. Indicava qualsiasi pietanza speziata e le relative spezie. La necessità di insaporire le carni in modo da coprire i cattivi odori delle carni e del pesce, in tempi in cui la refrigerazione non esisteva, ne facevano un ingrediente molto gradito. Fu alla base di grandi fortune per le compagnie commerciali come quella delle Indie Orientali.

Da un sito del Sud Vietnam 

Dalle tracce di materie prime contenute negli antichi mortai e relativi pestelli, rintracciati in un sito archeologico del sud Vietnam, i ricercatori sono riusciti a riconoscere almeno 7 ingredienti. La cosa curiosa è che quegli ingredienti sono gli stessi ancora utilizzati oggi per produrre il mix di spezie. Curcuma, chiodi di garofano, zenzero e zenzero in polvere, valanga, cannella, latte di cocco e noce moscata. Attualmente vengono aggiunti altre spezie ma tutti questi sono ancora alla base della ricetta da almeno due millenni.

un curry di 20 secoli

Tanti mortai e pestelli

La presenza di grandi quantità di pietre in cui pestare e mescolare le spezie, ha fatto comprendere che erano sicuramente destinate al commercio, e non all’uso delle piccole comunità locali. La città dove sorgeva il sito archeologico è una in una zona di collegamento tra molte via di accesso terrestre, fluviale e marino. Buoni collegamenti hanno permesso una buona circolazione del curry, in un’area che andava dall’Oceano Indiano a quello Pacifico.

Navi e carovaniere attraverso tutta l’Asia

Alla distribuzione in Medio Oriente pensarono le rotte commerciali europee o le carovaniere che trovavano sbocco sulle coste del Mediterraneo. Il sito era una sorta di collettore di spezie provenienti da diverse aree, ad esempio i chiodi di garofano vengono raccolti sono in un’area ristretta dell Indonesia, ma erano parti della ricetta. Perciò gli ingredienti arrivavano qui, erano lavorati e poi distribuiti ovunque via mare o terra.

Datazioni al carbonio

Le datazioni dei semi e delle sostanze risalgono al 200 A.C. e datano molto più in passato la conoscenza di questa ricetta. Uno dei mix profumati più longevi, ed uno dei più fortunati. Da decenni la cucina etnica si serve di spezie per rendere appetitosi i propri piatti e questa mescolanza di sapori e profumi ha fatto la fortuna di molte cucine, ad esempio la thai, la vietnamita e quella indiana, rendendo decisamente mondiale la sua sfera d’influenza. Rintracciato un curry di almeno 20 secoli

un curry di 20 secoli

Credits: Pixabay

Summary
Rintracciato un curry di almeno 20 secoli
Article Name
Rintracciato un curry di almeno 20 secoli
Description
Rintracciato un curry di almeno 20 secoli con quasi gli stessi ingredienti con cui viene prodotto ora, le spezie sono sempre più di moda
Author
Publisher Name
Olab
Publisher Logo

Lascia un commento