Gli scienziati sono concordi che quelle che sembravano teorie strampalate ora sono attuabili.
Grandissimi aspiratori con filtri per catturare i gas serra e ridurre la percentuale di anidride carbonica, immettere in atmosfera gas o materiali che possano ridurre il soleggiamento. Grandi ombrelli che svolgano la stessa funzione, oppure piantare un enorme numero di alberi con lo stesso obiettivo. Gli aspiratori hanno ancora costi proibitivi e sono di grandissime dimensioni, inoltre occupano suolo e contribuiscono alla cementificazione, producendo anch’essi calore. Gli altri sistemi sembrano invenzioni senza possibilità di successo. Più semplice pensare ad una riforestazione ed a un controllo delle superfici coltivabili. Ridurre l’anidride carbonica con nuove tecnologie.
Governare il verde
Sappiamo come trattare le foreste; sappiamo come fare immagazzinare il carbonio nel suolo. Sono elementi che abbiamo giù studiato e che possono essere messe in atto subito per frenare il cambiamento climatico. Anzi possiamo migliorare la qualità di quello che facciamo applicando tecniche che sono un mix di antiche pratiche contadine e nuove conoscenze. C’è uno studio che afferma che utilizzando meglio la natura si potrebbe ridurre il carbonio di circa il 30%. Qualcuno lo confuta ma in ogni caso non possiamo fare gli schizzinosi, è il momento di agire. Aspirare l’anidride carbonica dall’atmosfera è una soluzione utile e necessaria per il bene della Terra.
Consumo di combustibili fossili
Uno dei passi inderogabili è quello di smettere di usare combustibili di origine fossile appena possibile. Il passaggio ad energia elettrica o ad idrogeno è una condizione innegabile. Per limitare l’aumento della temperatura media entro i 2 gradi, dobbiamo cambiare metodi di locomozione. Anche i voli aerei andrebbero ridotti allo stretto indispensabile sino a quando non saranno disponibili motorizzazioni elettriche o ad idrogeno.
Non è rinviabile
Un intervento massiccio da parte di tutti i paesi (195 i firmatari a Parigi) è urgente e non rinviabile. Più tempo passa e meno ne resterà per raggiungere l’obiettivo di mantenere le temperature nei limiti. Il gap tra paesi industrializzati e terzo mondo è molto elevato e potrebbe bloccare un’azione tempestiva. Sostituire tutti i mezzi a motore in un paese svantaggiato potrebbe essere complicato. Le attività industriali, soprattutto in alcuni settori potrebbero essere quasi impossibili da ridurre, occorre che tutte le aziende che possono ridurre il carbonio lo facciano rapidamente.
Catturare l’anidride carbonica direttamente in azienda
Le innovazioni tecniche stanno dando nuove soluzioni. Alcuni sistemi sono applicati direttamente dove l’anidride carbonica viene prodotta, nei poli industriali. Viene stoccata filtrando gli scarichi e bloccata nel sottosuolo, oppure viene inviata ad altre aziende che la utilizzano per le loro produzioni in un’azione di economia circolare. Gli sviluppi tecnologici più imponenti nell’energia si sono avuti negli ultimi 10 anni. Dal nulla assoluto a nuovi strumenti che regalano speranze di progresso.
Deforestazione selvaggia
Anche se si riuscisse a riassorbire tutto il carbonio prodotto ora non si potrebbe ridurre a sufficienza quello storico. Inutile illudersi di non dover rinunciare al motore a scoppio. Occorre inoltre fermare la deforestazione selvaggia, tra Siberia Colombia brasile e Indonesia quest’anno si sono prodotte ferite enormi alle foreste tropicali. La sola esistenza di quelle foreste avrebbe impattato gli scarichi di tutte le auto presenti in Europa.
Altri miliardi di alberi
Se non possiamo convincere i politici sudamericani e indonesiani a bloccare gli incendi e ripiantare alberi, dobbiamo intervenire altrove. Utilizzare ogni spazio libero tra le colture per ricreare siepi e filari di alberi. Ripristinare la vecchia cultura contadina di contornare i campi di alberi porterebbe ad una effettiva riduzione del carbonio. Anche le aree coltivate in modo massivo dovrebbero essere intervallate da aree verdi o umide. C’è una contropartita, ovvero le dimensioni delle aree coltivabili si ridurrebbero, con una inferiore produzione di prodotti alimentari. Poiché ci attendiamo un incremento di richiesta di cibo nei prossimi decenni, è utile trovare un giusto compromesso.
L’uso delle biomasse
Applicare le tecniche energetiche della bioenergia costituisce un modo molto interessante per catturare anidride carbonica dai resti e dagli scarti. Gli impianti trasformano le biomasse, il legname di scarto e gli avanzi produttivi, in elettricità o biocombustibili mentre la CO2 viene rimossa ed immagazzinata per altri usi. Ridurre l’anidride carbonica con nuove tecnologie.

