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Ragionare troppo stanca

Ragionare troppo stanca

Lavorare troppo intensamente può essere molto faticoso mentalmente

Un argomento perfetto per il periodo delle ferie e delle vacanze. Quando il lavoro viene finalmente mandato in soffitta almeno per qualche giorno. Cosa ci fa sentire così stanchi e svuotati dopo una giornata intensa anche se il lavoro non è fisicamente stressante. Rispondere a mille telefonate, leggere e rispondere a centinaia di e-mail o farsi coinvolgere in riunioni dal vivo o su cam. Tutte azioni che prese singolarmente non dovrebbero provocarci una sensazione di burnout eppure… Ragionare troppo stanca

Divano o letto le uniche opzioni

Quando rientriamo a casa o stacchiamo dallo smart work sembra che ci restino solo due opzioni. Mi butto sul letto o mi spalmo sul divano? La fatica che il nostro cervello sopporta può essere veramente tanta, e ci divora ogni desiderio di vivere intensamente il nostro tempo libero. Troppo stanchi per uscire, per cucinare o anche solo per guardare la tv. Il rischio è di appisolarsi dopo appena 3 minuti di relax.

C’è una spiegazione?

Pare che una certa molecola che si accumula nel cervello sia la responsabile di questa stanchezza mentale. Alcuni scienziati la stanno studiando da lungo tempo e anche se non hanno la certezza assoluta credono di averla individuata. La colpa sarebbe del glutammato, un neurone chimico che di solito svolge il compito di raccordo, funziona come scambiatore di informazioni. Sino a pochi anni fa gli studi erano concentrati sul consumo del glucosio. Esaurite le scorte a disposizione, s’ipotizzava, il cervello avrebbe rallentato le sue funzioni. Ma non è stato confermato, il glucosio non è il colpevole.

Ragionare troppo stanca

Una sperimentazione sul campo

Per controllare la veridicità dell’accumulo gli scienziati hanno chiesto ad alcune persone di svolgere attività di diverso livello mentale. Più o meno intense, ed hanno misurato la presenza del glutammato. Coloro che hanno svolto attività più impegnative hanno mostrato un aumento della presenza del neurone. Ora resta da dimostrare che sia proprio l’attività mentale a far aumentare questo accumulo sino a trasformarlo in tossico.  Occorre anche scoprire se non siano le scelte dei singoli ad influenzare una diversa distribuzione del neurone.

I contrari

I contrari alla teoria del glutammato come innescante dell’affaticamento mentale immaginano che sia troppo semplicistica. Il nostro cervello è così sofisticato che non può essere così semplice. Riesce a compiere così tante attività contemporaneamente, che un solo accumulo di un neurone, sembra poco credibile. L’affaticamento è un dato che muta a seconda delle operazioni che si svolgono, ognuno di noi può dosare o tentare di farlo in modo personale ed originale. Per elaborare una teoria che comprenda tutti noi servono riscontri molto più importanti.

Reagiamo in modo diverso

Quando affrontiamo un problema o una serie di problemi facciamo delle scelte, acceleriamo o rallentiamo a seconda delle nostre capacità ed abilità. Questo influisce sul nostro rendimento e sul livello di estenuazione finale. Il nostro cervello potrebbe benissimo decidere cosa tenere in maggior considerazione per evitare che il glutammato si accumuli.  La concentrazione ne risente ed i ritmi si adeguano rispetto a quello che possiamo realizzare. La ricerca continua. Ragionare troppo stanca

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Credits:Pixabay

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Ragionare troppo stanca il cervello accumulerebbe un neurone chimico il glutammato che condizionerebbe la stanchezza mentale
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