Ricostruiti grazie alle tracce consevate in alcuni vasetti e bottiglie le composizioni di alcuni profumi cari agli egizi
L’antico Egitto continua ad affascinare ed interessare, dopo aver riscoperto i lieviti in grado di far preparare birra e pane, ora è il turno dei profumi. I residui rimasti in alcune ampolle e vasetti hanno dato la possibilità di stabilire gli ingredienti base che li componevano. Qualcuno ha parlato di profumo di Cleopatra, ma questo non è possibile. La regina celebre per i suoi sfortunati amori e le sua strategie politiche, aveva una propria personale fabbrica di profumi. Questo profumo forse apparteneva a Nefertiti
Le essenze di Cleopatra
I profumi di cui Cleopatra VII si serviva erano celebri. Una della chiavi della sua seduzione di Cesare è proprio legata agli oli profumati con cui si fece cospargere il corpo. Si fece poi arrotolare in un tappeto che venne consegnato nella tenda di Giulio Cesare nell’accampamento fuori le mura. Il condottiero romano srotolò il tappeto e si trovò davanti la regina vestita solo dei suoi profumi e la seduzione ebbe corso. Cleopatra offrendo il suo corpo, salvò così l’Egitto da una sottomissione violenta.
Reperti della città di Thmuis
L’antica Thmuis ha fornito i reperti da cui due egittologi dell’Università delle Hawaii, Robert Littman e Jay Silverstein. Questa città era celebre nel passato per ospitare due delle più rinomate profumerie egiziane, Mendesian e Metopian. Le loro essenze profumate erano le più diffuse e desiderate dalle donne egiziane. Il ritrovamento di una casa ritenutta sede di un mercante di profumi ha dato il via ad una ricerca ancor più approfondita.
La casa con laboratorio
Nella casa del profumiere era presente anche un laboratorio con vasi ampolle e bottiglie contenenti residui di profumi. Le bottigliete non profumavano più, ma le analisi chimiche hanno permesso di riconoscere gli ingredienti la composizioni e le percentuali con cui le essenze originali erano fuse assieme. Seguendo antichi testi che contenevano indicazioni su come venivano preparati, è stata ricreata la formula pressochè esatta dei profumi degli antichi egizi.
Alla base c’è la mirra
La mirra è l’ingrediente base, la resina estratta da alberi diffusi nel Corno d’Africa e in arabia. A questa venivano aggiunti i semi di cardamono, la cannella e olio d’oliva. I profumi dell’antico Egitto erano molto densi, quasi solidi, in modo da poter ungere il corpo con fragranze che non erano volatili come i profumi moderni. L’igiene del resto prevedeva abluzioni, raschiamento della pelle ed eliminazione dei peli, a cui seguiva l’uso di unguenti che potevano essere semplice olio d’oliva o olio profumato. Le donne di rango elevato utilizzavano esclusivamente oli profumati.
Il profumo di Nefertiti
Deve essere emozionante indossare il profumo di una regina di 3-4000 anni fa. Anche se forse per le nostre narici potrebbe risultare un po’ troppo intenso. Per tornare a Cleopatra, lei amava una essenza particolare che aveva fatto creare nel suo laboratorio personale. Era il bouquet che la costraddingueva, lo Chanel, il Clive Christian, killian o Armani dei giorni nostri. Quando doveva raggiungere il bel Marcantonio a Tarso, fece bagnare le vele della sua nave abbondamente, in modo che il suo amato potesse comprendere che lei stava arrivando grazie al solo profumo. Questo profumo forse apparteneva a Nefertiti

