Un nuovo algoritmo cercherà di arginarle
Se Facebook deve approntare un apposito algoritmo per arginare l’abuso di fake, la situazione deve essere veramente grave. Facebook di solito chiude le porte quando i buoi sono già non solo usciti, ma espatriati. Allora viene facile chiedere: Quante fake news ci propinano in internet?
Troll e fabbriche di click
Siamo stati sommersi da menzogne provenienti da siti russi in cui fabbricano finte notizie per influenzare le elezioni politiche. In Cina scoperte aziende specializzate nel produrre miliardi di click, like, cuoricini per spingere alcuni prodotti o marchi. O anche in questo caso per influenzare le opinioni e dare importanza a chi nella vita reale non ne ha. Dando visibilità ad influencer che nulla sanno, conoscono e producono. Parassiti della vita, divenuti esempio di come vivere a sbafo. Ingrassato i loro profili di like gestiti in realtà da BOT (robot) e quindi il nulla.
L’inversione d’opinione
L’inversione è un termine recente che cerca di sintetizzare quello che sta accadendo in rete. Ovvero il momento in cui si ha il trasferimento d’opinione o di visione della realtà. Il momento in cui le fake news superano le notizie vere e diventano la nuova realtà di riferimento. Una rivoluzione del modo di pensare in cui sono le balle ad avere il sopravvento sulla realtà. Ha contribuito moltissimo a questa inversione il software che permette di elaborare i video in modo impensabile in precedenza. Questo surplus di video fake ha creato la situazione in cui ognuno di noi comincia a pensare sarà vero? sarà falso? e se questo è vero allora è tutto il resto ad essere falso? Un contrasto interiore che confina con lo sdoppiamento della personalità.
Un crollo della fiducia
il passo successivo a questo sfasamento è il crollo della fiducia nelle istituzioni. Cosa mi può convincere che ciò che mi viene detto è reale o sono ancora balle comunicate in modo differente? Anche il prossimo mi appare come non credibile, e la fiducia è un materiale fragile, da maneggiare con cura. Serve pazienza, tempo, relazioni per crearla, se la abbattiamo così facilmente non la ricostruiremo più.
Non possiamo affidarci solo ai big della rete
Non possiamo fidarci solo perché Google e Facebook possono sviluppare una tecnologia che blocca le fake news. Ci deve essere un momento in cui chi opera nella tecnologia, nella politica, nei media abbia voglia di cambiare. Bisogna ripensare a come guadagnare denaro eticamente. Tocca rapportarsi con la gente, con i consumatori, con i fruitori di notizie, con gli elettori per ricreare la fiducia nella società. Quante fake news ci propinano in internet.

