Allarme rientrato per fortuna
Titolo allarmistico, bufala, stupidaggine? Probabilmente SI, ma per alcuni giorni c’è stata una seria preoccupazione. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) aveva deciso che per migliorare la salute di tutti sarebbe stato bene etichettare alcuni dei prodotti. Tra questi gli essenziali della dieta mediterranea, come dannosi e pericolosi per la salute.
Una risoluzione recente in discussione a New York vuole porre l’accento sulle malattie non trasmissibili. Tra queste l’ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari e cancro. Incolpando la cattiva alimentazione come causa principale della loro insorgenza. Per ridurle si è pensato ad una tassa del 20% su olio d’oliva, formaggi duri come il grana e il Parmigiano-Reggiano. Oltre al prosciutto di Parma, la pizza, il vino e tanti altri alimenti contenenti sale, grassi saturi e zucchero. Dando però via libera a tutti i prodotti dietetici e poveri di zuccheri commercializzati dalle multinazionali. Come le bibite gassate con aspartame ed additivi, favorendo i grandi gruppi a discapito dei produttori di piccole dimensioni come l’agro-alimentare italiano.
La follia dei delegati ONU
La sensazione era quella che la follia si fosse impadronita dei delegati ONU. Per paragonare il cibo più buono del mondo, dichiarato in alcuni casi patrimonio dell’umanità, alle crociate antifumo. Apporre un teschio con le ossa incrociate come sui pacchetti delle sigarette, su ogni spicchio di formaggio o bottiglia d’olio extravergine sarebbe stato folle. Anche se l’intenzione è lodevole dal punto di vista sanitario, è assai poco praticabile. Nessun produttore vorrà apporre simboli di morte o avvelenamento ai propri prodotti, soprattutto se di alta qualità e di alto valore organolettico come quelli citati.
La risposta del consorzio del Parmigiano-Reggiano
Non sono mancate autorevoli prese di posizione, il Direttore del Consorzio Parmigiano-Reggiano ha replicato duramente a queste voci. “Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, caglio e sale). Con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli. Grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi. Le sue proprietà sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto. Alta digeribilità, elevato contenuto di calcio presente in forma particolarmente biodisponibile, assenza di additivi e conservanti. Ricchezza di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico. Per queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani. Mentre gli sportivi trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale. Grazie al suo processo produttivo, il Re dei formaggi è anche naturalmente privo di lattosio. Già dopo 48 ore dalla nascita tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici. Paragonarlo alle sigarette e dire che “nuoce alla salute” è pura follia.
Si passa ai suggerimenti
Il documento verrà discusso il prossimo 27 Settembre, fortunatamente l’OMS per smorzare la polemica ha fatto retromarcia ed ora parla solo di suggerimenti e non di sanzioni. Vedremo tra due mesi cosa accadrà. Prodotti dalla notoria eticità e sostenibilità produttiva non possono essere messi alla berlina. Prosciutto e Parmigiano pericolosi! Follia!

