Una nuova figura per difenderci dal calore eccessivo
È un’attività che ancora non è prevista in Italia, ma all’estero è già una realtà. Soprattutto le grandi città, si dotano di figure che possano intervenire per ridurre i problemi legati al calore eccessivo. La loro attività principale è quella di ridurre i ricoveri e i decessi dovuti ai colpi di calore. Li chiamano “ufficiale del calore” e sono specializzati nel cercare di combattere le situazioni di pericolo. Le ondate di calore aumentano e serve qualcuno in grado di organizzare le difese. Poliziotto del calore
Ondate di calore
Le stiamo sperimentando tutti, grazie ai cambiamenti climatici, anche se c’è chi ancora ne nega l’evidenza e l’esistenza. Associata inoltre, ad una tremenda stagione siccitosa. Urge trovare soluzioni a lungo e a breve termine. Gli ufficiali del calore cercano di porre rimedio alle esigenze dei cittadini. Per evitare che gli ospedali e i pronto soccorso si riempiano di persone in difficoltà, cercano d’intervenire a monte. Forniscono informazioni, aiuto e, dove possibile, piantano nuove piante per ombreggiare le aree più roventi.
Ospedali in affanno
Con la situazione del Covid che ancora non demorde, e con le ondate di calore, gli ospedali sono in affanno. Riuscire a ridurre la presenza dei cittadini bisognosi di assistenza è una necessità impellente, per liberare spazi ed operatori sanitari. Nelle grandi città i numeri degli assistiti per malori sono enormi, così come i decessi dei più deboli e delle categorie a rischio. Bambini ed anziani sono in maggior pericolo. Non esistono numeri affidabili in questo senso perché i decessi per calore, spesso, vengono conteggiati in altre categorie.
Over 65 e malattie cardiovascolari
Sono le persone over 65 anni, i bambini, i pazienti con malattie cardiovascolari e respiratorie ad essere a maggior rischio. Le popolazioni economicamente svantaggiate sono in difficoltà anche per l’impossibilità di utilizzare aria condizionata. Calore ed umidità sono gli agenti scatenanti di molte malattie, che possono riguardare anche le funzioni cerebrali. Risiedere nei centri cittadini è un rischio ulteriore, a causa delle cosiddette “isole di calore”. Aree urbanizzate dove il caldo si concentra, e può raggiungere da 5 a 10 gradi in più, rispetto ai quartieri esterni. Asfalto, cemento, superfici vetrate possono concentrare il calore.
Sinora poca attenzione
Anche se provoca grandi disagi e decessi il calore non è ancora entrato nel novero delle calamità naturali. Per molti sembra un’evenienza passeggera. In realtà le ondate di calore sono sempre più prolungate e ravvicinate. Toccherà conviverci, se non si prendono decisioni drastiche per moderarle. Non ha l’impatto immediato di un terremoto o un incendio o un’alluvione, ma forse è un avversario ancor più complicato da combattere. È un nemico silenzioso che va preso in considerazione. Un ufficiale del calore anche nelle nostre città probabilmente non sarebbe una mossa azzardate. Poliziotto del calore
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