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Pezzi di Lego ritornano a terra dopo 25 anni in mare

Pezzi di Lego ritornano a terra dopo 25 anni in mare

Dopo essere stato spazzato via da un’onda anomala, un container continua a rilasciare i pezzi Lego che hanno fatto naufragio

Mentre su alcune spiagge danesi e polacche si cerca di pescare le antiche resine trasformate in ambra, altrove si pescano i pezzi Lego. Succede in Cornovaglia, che si vede recapitare sulle spiagge, pezzetti di plastica di forme insolite. Sono i mattoncini della Lego, ed i pezzi decorativi che componevano alcuni dei soggetti da costruire, in voga 25 anni fa. La colpevole è stata un’onda anomala, che ha fatto sganciare alcuni container dalla tolda del mercantile Tokio Express. Uno di questi conteneva quelli che, poi, sono diventati preziosi pezzi rari a tema marino, proposti dalla Lego. Pezzi di Lego ritornano a terra dopo 25 anni in mare

Dal 1997 ad oggi

Nel 1997, il naufragio del container è, da allora, uno stillicidio che ha fatto la felicità dei collezionisti. Invece di raccogliere cozze e telline, hanno cercato di recuperare tutti i pezzi che, la celebre casa di giocattoli danese, aveva disperso, incolpevolmente, in mare. Curiosamente la grande parte di quei pezzi era a tema marino, comprendeva balene, polpi, fucili da sub, spade da pirati, attrezzature subacquee, ecc.

The great Lego spill

Il grande sversamento Lego, è il nome con cui quel disastro è annoverato nei registri navali. Il peggior sversamento di giocattoli in mare, ed uno dei peggiori disastri ambientali. La plastica non si è degradata o lo ha fatto in modo minimale, tanto che ancor oggi i pezzi sono perfettamente distinguibili. Con grande divertimento dei cercatori di reperti che “pettinano” le spiagge coi loro rastrelli a denti fini alla ricerca del pezzo che gli farà completare la collezione.

Pezzi di Lego ritornano a terra dopo 25 anni in mare

Draghi e pinne da sub

Tra i pezzi più ricercati, ci sono minuscole pinne da sub e animali marini come polpi e draghi. Il loro stato di conservazione, ribadisce ciò che i biologi marini ripetono da anni. La plastica non è biodegradabile e resta in circolo per secoli o millenni. Una contaminazione che nel caso dei mattoncini Lego può far sorridere, ma che dovrebbe preoccuparci molto. Gli scienziati stanno seguendo le rotte dei coloratissimi pezzi di plastica, per scoprire come si muovono, quali rotte seguono e perché.

Almeno 40

sono almeno 40 le spiagge interessate a queste derive. Nel solo 2017 i volontari hanno recuperato circa 6 milioni di pezzi ancora in grado di navigare, a distanza di 20 anni dal naufragio. Tra qualche secolo, probabilmente, i nostri posteri potranno ancora emozionarsi, davanti ad un reperto fuoriuscito da quel container. La completa degradazione di quei piccoli oggetti di plastica è prevista tra tredici secoli, saranno veramente in molti a scoprire sulla spiaggia qualche pezzo da incastrare. Speriamo lo utilizzino per costruire un futuro migliore, dove le plastiche vengano fatte scomparire. Pezzi di Lego ritornano a terra dopo 25 anni in mare

Credits: Pixabay, Lego_lost_in_the_sea

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Pezzi di Lego ritornano a terra dopo 25 anni in mare e sono quasi intatti, la plastica non si decompone e resta integra per secoli
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