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Pesciolino rosso non liberatelo

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Lasciate vivere i vostri pesci rossi nella loro boccia fino all’ultimo giorno se non volete creare incidenti ecologici

Qualcuno ha preso ispirazione da un celebre film a cartoni animati ed ha pensato di dare una nuova chance al proprio pesciolino. In realtà probabilmente lo ha ucciso nel momento stesso in cui ha scaricato lo sciacquone. Il vostro “Nemo” rischia di non arrivare nemmeno nelle fogne. Lo shock termico dell’acqua fredda potrebbe giù porre fine alla sua esistenza, ma se riuscisse ad arrivare nelle fognature dovrebbe avere una fortuna incredibile per farcela. Pesciolino rosso non liberatelo

Tossicità e filtri

Gli elementi chimici che devono svolgere il loro compito di abbattere la tossicità dei nostri rifiuti, sono tossici per i pescetti. Se sfuggono a quelli, a valle ci sarà un collettore fognario con relativi filtri a stopparli. Ma siccome siamo tutti sognatori, ammettiamo che possa cavarsela anche in quel frangente, ora che è libero diventa un vero problema ecologico. Raggiungerà i suoi colleghi che qualcuno avrà liberato nei ruscelli o nei fiumi che scorrono vicino a casa.

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Crescita senza controllo

Ora possono crescere senza alcun controllo, modificando l’habitat dei pesci autoctoni. Nessun limite alla loro voracità, pochi predatori a combatterli mentre loro possono fare scorpacciate delle uova altrui. Una foto postata pochi giorni fa di un pesciolino rosso catturato a valle di un impianto di trattamento, ha lasciato tutti a bocca aperta. Il piccolo mostro uscito da una boccia casalinga con la sua tana posticcia e un’alga di plastica, si era sviluppato fino a raggiungere i 40 cm di lunghezza.

Alcuni filtri rilasciano

Alcuni impianti di ripulitura delle acque, in caso di troppa pioggia vengono bypassati e le griglie restano aperte, consentendo a qualunque animaletto di scappare. Probabilmente il pesciolino ha approfittato di una di quelle situazioni per salvarsi. Da pesciolino s’è rapidamente trasformato in pesciolone, banchettando con quelle che sarebbero le risorse a disposizione dei pesci locali. Una variazione dell’habitat indesiderata e incontrollata. Nulla li ferma ed hanno una spettanza di vita molto più lunga, diventano giganti e sconvolgono l’ecosistema.

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Carpe Koi

Record di 48 cm

In Nevada alcuni anni fa ne pescarono uno di 48 centimetri di lunghezza ed oltre due chili di peso. Si quel cosino rosso dorato che nuota nella vostra vaschetta potrebbe diventare un vero mostro. Anche tutta la zona dei Grandi laghi americani ospita molti di questi ex amici dell’acquario, stanno a loro volta diventando un problema. Sono delle carpe modificate, allevate come le celebri carpe Koi per allietare i laghetti domestici delle dimore cinesi e giapponesi. Importati a partire dall’800 sono diventati molto popolari. Sono una specie molto prolifica e vorace che purtroppo trasmette anche malattie ed ospita parassiti. Amano allontanarsi dalla località dove sono nati perciò si diffondono facilmente.

Il rilascio incontrollato

Il rilascio incontrollato ha fatto in modo che molti di questi pesci rossi abbiano invaso aree che sono lontanissime dalla loro patria originale. Usa, Canada, Inghilterra e Australia si trovano a dover affrontare il problema di ridurre la loro popolazione. Sono partite delle campagne informative per pregare i proprietari di non tirare mai lo sciacquone per liberare i loro pesci rossi. Se vi stancate portateli ad un negozio di animali che saprà come comportarsi e lo consegnerà a qualcuno che abbia voglia di tenerselo accanto. Oppure regalateli, ma non cercate di liberarli in natura. Pesciolino rosso non liberatelo

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Credits: all pics by PxHere

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Pesciolino rosso non liberatelo se vi stancate portatelo ad un negozio di animali o regalatelo,Se lo liberate potreste causare un problema ecologico
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