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Pesci drogati dai nostri resti di metanfetamine

Pesci drogati dai nostri resti di metanfetamine

I nostri residui idrici finiscono nei corsi d’acqua e trasformano i pesci in addicted come gli umani

È un’’inquinamento subdolo quello legato alle sostanze che assumiamo ma che non lascia indifferente i fruitori finali. I pesci assumono le stesse sostanze e reagiscono come tossicodipendenti in astinenza. Per essere certi che questo accadesse veramente un gruppo di ricercatori ha immesso delle trote in una vasca dov’erano presenti metanfetamine. Queste droghe sono in costante aumento in moltissimi paesi, ricchi o poveri che siano. Il loro consumo ha toccato nuovi apici durante la pandemia. Le acque reflue hanno mostrato evidenti presenze di tracce di metanfetamine in quasi tutti i corsi d’acqua. Il risultato del test, come ovvio, è stato di creare una dipendenza anche nelle trote. Pesci drogati dai nostri resti di metanfetamine

Resti ineliminabili

Le metanfetamine non vengono assorbite completamente dai corpi umani. I resti vengono espulsi attraverso urina e feci. I sistemi di filtraggio dei rifiuti non sono attrezzati per filtrare i loro resti, perciò le metanfetamine vengono rilasciate e raggiungono i corsi d’acqua. Dovunque ci sia un massiccio uso di droghe, l’inquinamento da metanfetamina delle acque dolci è rilevante. Ricordiamo che molte delle acque dolci vengono prelevate anche per i servizi idrici dei nostri acquedotti, quindi rientrano nuovamente in circolo. Anche in questo caso la purificazione delle acque filtra moltissimi elementi, man non il 100% delle sostanze

Reazioni delle trote

Una sessantina di trote sono state allevate in una vasca con le acque reflue contenenti metanfetamine. Dopo due mesi l’acqua è stata cambiata con altra non contaminata. Alle 60 iniziali sono state aggiunte altre trote per confrontare i loro comportamenti. Le trote “drogate” si muovevano molto meno rispetto alle altre “pulite”. Un comportamento tipico di chi soffre di astinenza. Sono stati trovati residui di droga nel cervello delle trote drogate anche 10 giorni dopo che la le acque erano state ripulite. La vasca era dotata di due condotte che immettevano acqua. Quando si è immessa acqua contaminata, le trote drogate si sono collocate nella corrente contenente metanfetamine. Un altro segno di dipendenza da sostanze.

Pesci drogati dai nostri resti di metanfetamine

Nuove abitudini

Le trote dopate assumono comportamenti innaturali. Il rallentamento della loro mobilità potrebbe limitare la loro capacità di procurarsi cibo. Anche le normali migrazioni e l’attività sessuale ne verrebbe compromessa. Inoltre la loro lentezza le renderebbe facile preda. Si può supporre che cerchino d’installarsi vicino alle bocchette dove vengono rilasciate le acque reflue, alla ricerca di soddisfazioni chimiche. Questo modificherà anche le abitudini dei loro predatori, e creerà un mutamento nella catena alimentare.

Altri esempi

Ci sono stati altri studi sul doping nelle acque dolci. Il National Geographic elenca alcuni esempi. Uno studio del 2018 ha scoperto che i residui della cocaina influiscono sul comportamento migratorio delle anguille europee. In un test che coinvolgeva droga somministrato alle cozze ha mostrato che i mitili trattenevano tracce positive di oppioidi. Anche molti dei medicinali prescritti per uso umano hanno influenzato la vita dei pesci. In Ontario i residui delle pillole contraccettive stavano femminilizzando i pesciolini maschi, le alte dosi di estrogeni hanno fatto crescere uova nei loro testicoli. Lo studio è stato pubblicato da Live Science. Pesci drogati dai nostri resti di metanfetamine

Pesci drogati dai nostri resti di metanfetamine

Credits: PxHere, Pixabay

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Pesci drogati dai nostri resti di metanfetamine che vengono rilasciate nelle acque reflue e modificano le loro abitudini vitali
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