Primo raccolto di peperoni coltivati sulla ISS dagli astronauti che possono alimentarsi con verdure fresche.
Lo scorso luglio a bordo della Stazione Spaziale internazionale gli astronauti hanno piantato i semi di peperone. Ora è arrivato il momento della raccolta dopo 4 mesi di vegetazione e crescita. Fa parte di un progetto per riuscire a coltivare piante nello spazio per fornire vegetali freschi. Pensato per le missioni lunghe e per mantenere la salute degli uomini e delle donne impegnate nelle missioni. La NASA da notevole rilevanza a questo traguardo perché lo ritiene fondamentale sia per la salute fisica che mentale di chi viaggerà a lungo nello spazio. Peperoni dallo spazio
Prodotti freschi e rinnovabili
L’obiettivo è riuscire a fornire prodotti freschi e rinnovabili, in modo da mantenere una buona varietà alimentare. Inoltre vedere crescere le piante ha anche una funzione di rasserenamento. Veder crescere, fiorire e mettere frutti, porta buonumore. Uno dei problemi che gli equipaggi potrebbero dover contrastare, è proprio quello dello spleen da isolamento. La salute psicologica è sicuramente, altrettanto importante quando quella fisica.
Piante predilette
Cercano di testare diverse piante per trovare quelle che possono crescere meglio nello spazio. Una delle variabili prese in considerazione è la colorazione, per assicurare un ambiente gradevole all’interno della ISS. Sinora sono stati coltivati ravanelli, zinnie e lattuga, probabilmente verranno testate altre piante in futuro. I peperoni hanno fornito un’ottima prestazione, forniscono vitamine e sono consumabili a crudo o cotti, e quindi sono perfetti per essere aggiunti ad ogni dieta. Obiettivo non nascosto sono le lunghe missioni da effettuare sulla Luna e su Marte. Si comprende quanto sia necessario trovare modi per per migliorare la dispensa degli astronauti.
Taco party
Per festeggiare il raccolto gli astronauti hanno organizzato un taco party in cui hanno inserito i peperoni freschi. Lo hanno definito il miglior taco party spaziale, ma essendo il primo non poteva che essere così. Tutti hanno assaggiato i peperoni e confermato che erano gustosi. Un elemento non trascurabile questo, in quanto nello spazio le capacità gustative e olfattive sono leggermente ridotte. Il timore dei tecnici era che potesse essere troppo complesso portare le piante a fruttificare, data la lunghezza del periodo di crescita. Ma i 4 mesi sono passati e le piante hanno svolto il loro compito perfettamente.
Poca manutenzione
La scelta del peperone giusto è durata due anni. Il desiderio era di trovare il seme giusto e lo hanno identificato in ibrido messicano, NuMex. È cresciuto benissimo in un ambiente controllato, trasformandolo nel candidato perfetto per questo esperimento spaziale. I 48 semi sono stati piantati in una camera di coltivazione di dimensioni ridotte. Illuminazione, irrigazione e circolazione dell’aria, erano controllate da terra. Agli astronauti era stato domandato di controllare sapore e piccantezza a raccolto effettuato. Gli scienziati a terra sono stati contenti dei buoni riscontri, con note positive, che confortano il loro lavoro. Ritengono indispensabile che il sapore sia buono e non solo l’aspetto proteico e vitaminico. Il benessere degli equipaggi passa anche per la coltivazione di piante e ortaggi coi loro colori e odori per avere un aiuto psicologico. Peperoni dallo spazio
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