Usa impianti cerebrali che consentono di comunicare usando le attività neurali, è il primo caso che funziona
Sinora gli studi svolti in quel senso avevano dato risultati che destavano dubbi e sembravano incompleti. Al punto che le riviste scientifiche si erano rifiutati di pubblicare le ricerche. Gli impianti cerebrali sono molto complessi e necessitano di messa a punta per ottenere risposte. Un paziente completamente paralizzato a causa della SLA è riuscito a comunicare con corpo medico e familiari. Aveva utilizzato in precedenza un sistema oculare (il paziente guarda le lettere su un monitor e forma le parole). Paziente paralizzato comunica col pensiero
Un’interfaccia cervello-computer
Uno step successivo ha coinvolto un’interfaccia cervello-computer, in grado di interpretare i pensieri del paziente e formulare parole. Questo metodo rappresenta il primo caso di comunicazione, andato a buon fine. La ricerca era stata sviluppata dopo che il paziente aveva perso la mobilità oculare, e non poteva restare in contatto con le altre persone. Nel cervello del paziente sono stati impiantati micro-elettrodi, che dopo quasi 3 mesi di sperimentazione hanno dato frutti. Lo strumento che ha fornito la chiave è un metodo uditivo.
Processo lentissimo di apprendimento
Il paziente ha imparato ad aumentare e a diminuire l’attività neurale ed ha formato le parole tramite bersagli acustici. L’inizio è stato molto lento, ogni parola è stata formata con fatica, ma nei giorni successivi ha preso confidenza col mezzo. È riuscito a formulare frasi compiute, ed ha fatto richieste specifiche sulla sua cura e la posizione della testa. Le prime parole contenevano errori di “battitura” e grammatica. In breve tempo ha espresso la sua capacità di formulare desideri.
Da verificare e migliorare
Il processo deve ora essere verificato e migliorato, in modo tale da renderlo disponibile anche ad altri pazienti. L’esito è incoraggiante ed è un upgrade rispetto al sistema oculare, sinora ritenuto l’unico in grado di funzionare. Il feedback neurologico che consente di modulare le frequenze di neuroni, può ridare speranze anche a chi è completamente paralizzato. Comunicare coi propri cari e coi medici è essenziale per la salute dei pazienti. La medicina ora ha nuovi strumenti da poter utilizzare. Paziente paralizzato comunica col pensiero

