L’operazione di green washing delle aziende, cozza con una dura realtà, sono pochissimi i packaging davvero riciclabili e completamente compostabili
L’economia circolare basa molto del suo potenziale sulla possibilità di riutilizzare gli imballaggi e le confezioni dei prodotti. La realtà, nonostante le campagne pubblicitarie rivolte a far conoscere alla clientela il potenziale del packaging, è assai diversa. Non basta un adesivo sulla scatola per rendere veramente riutilizzabile, nel virtuoso circuito della riciclabilità, la stragrande parte delle confezioni. Packaging pochissimi esempi di vera sostenibilità
Dati inclementi
Poco più del 6% dei prodotti alimentari ha un packaging completamente riciclabile. Una sorpresa in negativo, soprattutto perché c’è una grande attenzione del pubblico a questo tema di sostenibilità ambientale. Le agenzie di advertising (pubblicità) orientano le campagne sottolineando ogni aspetto positivo delle aziende. Mettono in risalto l’impegno profuso per adeguarsi a nuove politiche di salvaguardia del pianeta. Eppure vista la scarsa percentuale dei prodotti che sono realmente sostenibili, si può pensare che sia solo un’operazione di facciata. Un’azione di green washing o green painting per catturare consenso e visibilità.
Salute del pianeta
La salute del pianeta è un’emergenza ed una priorità. Uno dei temi principali, questo, su cui si battono le nuove generazioni e che ha ricevuto il placet dell’Unione Europea. I fondi che verranno resi disponibili nel prossimo anno sono pensati per una riforma delle politiche di sostenibilità. L’industria non può più ignorare queste direttive e dovrà studiare nuovi metodi produttivi. Il packaging sarà uno degli elementi che dovranno essere maggiormente valutato, si apre un nuovo orizzonte per gli operatori del marketing. Con uno sguardo verso un futuro più green dei consumi che pensino al bene dell’ambiente in cui viviamo.
Un futuro migliore
Attualmente sono ancora troppo poche le indicazioni su come riutilizzare e compostare le confezioni. Solo un misero 25% indica chiaramente come smaltire correttamente l’imballo. Ovvero il 75% non dà alcuna indicazione. Però c’è una buona notizia, questa percentuale è destinata a scendere drasticamente. Già entro il 2025 molte aziende modificheranno il loro packaging, in chiave eco-friendly. Da un’indagine pubblicato da Environmental Leader il 74% dei consumatori sarebbe disposto a pagare di più per un prodotto sostenibile. Le aziende hanno raccolto questo suggerimento è sono sempre più numerose quelle che sottolineano nelle loro campagne pubblicitarie questa peculiarità.
Comunicazione efficiente
I settori merceologici che comunicano alla clientela la riciclabilità dei loro contenitori ci sono ortofrutta, freddo e drogheria alimentare. Le acque minerali raggiungono il 100%, mentre sono poco riciclabili il settore bevande e il pet food. I packaging peggiori per riciclabilità e compostabilità sono i piatti pronti, i condimenti freschi e gli articoli per ricorrenze. Una comunicazione efficiente è un passaggio fondante per aiutare i clienti a scegliere coscientemente. Formare la consapevolezza di ogni consumatore è uno step necessario per migliorare la vita di tutti. L’impatto ambientale è alla base di una solida economia circolare, sottolineare la positività di un acquisto in chiave sostenibile è uno dei compiti che dobbiamo porci. Packaging pochissimi esempi di vera sostenibilità
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