I nostri avi hanno causato l’estinzione degli orsi delle caverne. Il dibattito era se fosse stato il cambiamento climatico o gli umani ad averli fatti estinguere.
I nostri avi hanno vinto a mano bassa, come del resto in quasi tutte le occasioni dove si tratta di distruggere qualcosa. Siamo incomparabilmente bravi a lasciare solo ceneri dopo il nostro passaggio. Gli orsi delle caverne abitavano tutta l’Europa ma improvvisamente 20.000 anni la loro specie scomparve dai radar. Non ci furono più tracce del loro passaggio. Orsi delle caverne li abbiamo sterminati noi
Non erano di piccola taglia
Erano orsi che potrebbero gareggiare in dimensione con gli odierni grizzlies, raggiungevano la tonnellata di peso. Erano presenti da almeno 200.000 anni e anche se hanno dovuto superare qualche crisi climatica si erano sempre ripresi. Le glaciazioni li avevano parzialmente limitati, ma senza minarne il numero minimo. Era una specie resistente che faceva della propria capacità di nutrirsi di qualsiasi cosa il punto di forza. Non essendo specializzati potevano sopravvivere anche in condizioni che per altre specie potevano diventare molto difficili.
Ursus Spelaus – Orso delle Caverne
I resti di una sessantina di orsi delle caverne sono stati analizzati per capire l’inizio del loro declino. I risultati datano le prime difficoltà a circa 40.000 anni fa, esattamente quando gli umani attraversarono il Caucaso e cominciarono a stabilirsi nell’attuale Europa. Questo rafforza la teoria che è proprio l’arrivo dell’uomo ad aver causato la loro scomparsa. Senza il nostro intervento sarebbero ancora in giro anche ai nostri giorni.
Caccia e bisogno di abitazioni
Le cause della scomparsa dell’orso delle caverne sono legate alla capacità dei cacciatori di catturarli. Le motivazioni per cacciarli erano due, risorse energetiche ed abitazioni. L’orso forniva carne, pelli, ossa, artigli adatti a creare utensili e a sostenere la tribù. Inoltre risiedeva nelle migliori, più protette, ed asciutte caverne, quelle che anche gli umani volevano utilizzare per le loro residenze. E’ stata una caccia che mirava a sfrattare i plantigradi ed a sfruttarne le abitazioni.
L’ultima era glaciale
La carenza di cibo potrebbe aver spinto orsi ed umani ad una lotta per il possesso del territorio. L’uomo con la sua caccia in più unità, ha avuto il sopravvento su animali di grande taglia, ma decisamente solitari. Gli orsi delle caverne erano sostanzialmente vegetariani, ma sapevano adattare il loro regime a seconda di quanto trovavano, compresi anche casi di cannibalismo. Probabilmente il cambiamento climatico ha spinto gli orsi nelle trappole che gli umani gli hanno teso.
Una scomparsa abbastanza rapida
I ritrovamenti di ossa degli orsi delle caverne hanno dimostrato che erano stabili nelle nostre aree da almeno 200.000 anni. 40.000 anni fa erano ancora molto presenti anche se in calo, poi 20.000 anni fa la scomparsa. Le fasi di riscaldamento e raffreddamento del pianeta non hanno inciso in modo particolare sulla popolazione, Avrebbero potuto resistere molti altri millenni, ma non avevano fatto i conti con l’homo sapiens. I Neanderthal, con cui gli orsi delle caverne avevano convissuto, probabilmente non possedevano le conoscenze e l’organizzazione venatoria dei sapiens. Questo ha mutato completamente il panorama.
Non eravamo presenti
Non eravamo presenti per provare ciò che gli studi ci raccontano, però sembra quantomeno particolare la coincidenza delle date. Esattamente quando l’uomo moderno è giunto sul territorio sono mutate le condizioni, le disponibilità di cibo, le capacità di caccia con nuovi metodi. Se sovrapponiamo le aree e le presenze il quadro assume una inquietante coincidenza. Orsi delle caverne li abbiamo sterminati noi.

