Prezioso sin dall’antichità, merce di scambio, ha contribuito alla diffusione della conoscenza e dell’igiene in tutto il mediterraneo
Dell’uso dell’olio d’oliva in cucina sapete tutto: i polifenoli, la protezione del colesterolo, la Vitamina E, l’ibuprofene naturale, ecc… ma forse conoscete meno le pratiche di bellezza e benessere praticate sin dall’antichità.
Antiche culture
Nella culla mediterranea, l’olivo era l’albero più sacro e prezioso, dal quale estrarre un olio fondamentale per i suoi molteplici usi. Era il principale se non l’unico condimento, ma il suo utilizzo era importante oltre che per la tavola e per l’illuminazione, anche per l’igiene personale e la cura del corpo.
Pregiato unguento per capelli a cui ridonava tonicità, lucentezza e forza, usato per detergere il corpo e reidratarlo dopo i bagni rituali o purificatori, che precedevano le solennità religiose e i convivi amorosi.
L’elasticità, freschezza e sericità della cute, grazie a questi trattamenti, è citata in tutta la letteratura classica come elemento scatenante della sensualità. Nell’Odissea, Omero narra che Afrodite si faceva ungere dalle Grazie. Per mantenere la sua bellezza, ottenere una rapida guarigione dalle ferite, e per mantenere la pulizia della pelle.
Nell’antica Grecia e in tutto l’impero romano, l’olio veniva miscelato ad essenze, fiori , erbe e piante aromatiche, per ottenere una pelle morbida, liscia, curata e profumata. Nelle case patrizie, le ancelle massaggiavano i corpi dei proprietari dopo averli assistiti durante i lavacri.
Alle terme pubbliche era usuale e possibile, ottenere massaggi personalizzati o di gruppo. Dove gli oli e gli unguenti profumati venivano distribuiti sui corpi dei clienti, da esperti schiavi e concubine. Ottenere piaceri sessuali da quegli stessi operatori, era una pratica molto comune ed approvata dalla morale corrente.
La medicina dei conventi e il medioevo
L’olio d’oliva veniva inoltre utilizzato per scopi medici contro le punture d’insetti, le scottature, i dolori reumatici, per riassorbire le smagliature e contro i rossori. Le matrone usavano maschere facciali tonificanti antirughe, miscelando olio d’oliva e miele. Plinio cita 48 preparati a base d’olio per la cura del corpo, sia all’esterno che all’interno. Contro le febbri, e per curare le ulcere, il fegato, l’intestino, proteggere dalle insolazioni, e come antidoto per alcuni veleni.
Nel basso medio evo era la base per il balsamo del Samaritano, preparato con olio, bianco d’uovo e vino. Utilizzato per la cura delle dolenze e dei gonfiori ai piedi e alle giunture, di coloro che sostavano nei conventi durane i loro pellegrinaggi. Nelle pratiche mediche, esercitate a quei tempi dai monacus infirmorum, veniva somministrato ai cardiopatici, ai diabetici e per ridurre l’ipertensione.
Come il latte materno
In tempi più recenti ai bambini che non potevano essere allattati si aggiungeva un poco di formaggio parmigiano-reggiano all’olio d’oliva. E’ un preparato molto simile al latte materno, perfetto per il sostentamento dei lattanti. Infatti il bilanciamento tra omega-6, sali minerali e vitamine, lo rende il più simile, anche per digeribilità, al latte umano.
Le proprietà salutistiche dell’olio d’oliva sono riconosciute e certificate. Lo confermano secoli di utilizzo da parte dei nostri avi, che hanno avuto modo di sperimentarne tutte le indubbie qualità. Ancor oggi sono molti i prodotti a base di succo d’olive in grado di ottenere benefici molto efficaci, senza rischi di allergie.

