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Nervo vago il benessere di un abbraccio d’orso

nervo vago il benessere di un abbraccio d'orso

Ogni giorno qualcuno sottolinea un altro collegamento di un organo o un sistema nervoso col misterioso nervo vago. Sembra che tutto passi da lì.

Già la definizione non aiuta, il suo nome deriva dal latino “vagus” ovvero vagante, errante, vagabondo, nomade, incostante, instabile, indeciso, volubile. Eppure pare proprio che sia lui a decidere del nostro umore, del nostro dolore e del nostro livello di stress. Arrivare a comprendere come agisce può innalzare di molto la speranza di sconfiggere molte malattie. I nostri nervi possono avere una funzione rilassante, se li stendiamo e allunghiamo raggiungiamo un momento di calma. Coloro che praticano stabilmente lo stretching muscolare o il tai-chi conoscono bene queste sensazioni. Nervo vago il benessere di un abbraccio d’orso

Un collegamento interno

Sono movimenti che collegano i nostri organi, che parlano a cuore e cervello, che attivano l’intestino e il sistema immunitario. Tutto questo sistema di stimolazioni va sotto il nome di nervo vago. Il vago parte dal cervello e si sviluppa in migliaia di diramazioni in tutto il corpo. È l’autostrada che collega cervello ed organi in una linea di comunicazione che trasporta miliardi di informazioni. Tutto ciò che ci circonda, osserviamo, annusiamo, tocchiamo, invia informazioni che il cervello elabora e trasforma, quando necessario, in azioni.

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Il vago e i muscoli

Le ramificazioni del vago raggiungono anche muscoli e ghiandole, pronte per essere attivate da una corretta stimolazione. Questa ubiquità nel corpo umano, lo rende il più complesso e più studiato dei nervi. Come del cervello, sappiamo tantissimo e pochissimo, allo stesso tempo, dei suoi comportamenti. Più si approfondisce la sua conoscenza, e maggiore diventa la possibilità di scoprire alternative alle terapie del dolore. Al vago sono state attribuite importanti responsabilità legate alla depressione, all’emicrania, all’epilessia, alle malattie croniche intestinali, all’artrite e molte altre patologie. La sensazione di benessere è legata al nervo vago

Impossibile da tracciare

Tracciare l’enorme mappa di attività biochimiche e bioelettriche legate al nervo vago è praticamente impensabile. Un ramo comanda il viso, la mimica facciale ed il controllo della voce, mentre un altro scende fino a stomaco e intestini e condiziona la digestione. Un altro ramo condiziona il sistema immunitario, ma anche cuore e polmoni sono controllati, tramite al tre diramazioni. Una quantità enorme di organi da controllare e su cui avviare attività. Sembra impossibile che il nervo vago, possa essere in grado di mantenere il controllo di tutte queste informazioni.

Come controlla lo stress

Il vago ha il controllo delle attività che portano al rilassamento. Aumenta il volume delle proprie azioni biochimiche e bioelettriche, in presenza di stress, per regolare il controllo del corpo. Questo aumento di attività del vago riesce a rallentare la frequenza cardiaca e a spegnere l’infiammazione. Comanda il rilascio di sostanze chimiche che calmano il sistema immunitario. Stimolare elettronicamente il vago per ottenerne benefici, sta producendo risultati stupefacenti. Artrite, asma, epilessia, cefalea ed emicrania sono tra le patologie su cui si sta lavorando più profondamente, con ottime prospettive. Anche alcuni problemi mentali sono allo studio

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Disturbi dell’attenzione

Tra i campi che stimolano maggiormente i ricercatori ci sono i disturbi dell’attenzione o della iperattività. I procedimenti che permettono di stimolare il nervo vago, solamente con una piccola pressione sul collo, aprono nuovi scenari. Le cefalee a grappolo sono tra le malattie che ne traggono i migliori benefici. Anche la memoria e alcune forme di depressioni sono tra le più studiate. Conosciamo da millenni attività come massaggi e yoga che stimolano il sistema del nervo vago. Seguendo le linee guida di quelle pratiche, ma aggiungendo una sollecitazione elettronica, si riescono ad ottenere migliori risultati.

Farsi abbracciare da un orso

I diversi livelli su cui il nervo vago agisce, corrispondono alle stimolazioni che vogliamo ottenere. Se una leggera carezza può essere eccitante, un abbraccio forte come quello di un orso è fortemente calmante. Una stretta forte attiva l’attività parasimpatica, perciò se avete bisogno di sentirvi coccolati e rilassarvi, datevi da fare. Contattate immediatamente un orso disposto ad abbracciarvi con intensità. Forse non vi porterà via tutto lo stress, ma sicuramente farà bene a voi, al vostro nervo vago e potrebbe scacciare la depressione. Nervo vago il benessere di un abbraccio d’orso

Credits PxHere

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Nervo vago il benessere di un abbraccio d’orso
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Nervo vago il benessere di un abbraccio d’orso il misterioso nervo che collega moltissimi organi e funzioni del nostro corpo sempre più studiato e analizzato
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