È appena cominciata l’ennesima invasione delle cicale. Sono riemerse dal terreno e fanno un baccano terribile
Ogni 17 anni le cicale tornano ad uscire dai loro nascondigli sotterranei per una breve stagione degli amori. Il loro frinire è rumorosissimo e molte persone si sono dotate di cuffiette per abbassare la soglia sonora. Uscire di casa nelle ore più calde è quasi impossibile, visto il baccano. I residenti sanno che è solo un periodo breve quello in cui “canteranno”, ma il disturbo è notevole. Per eliminarne un po’, a molti è venuto in mente che, in altre culture, le cicale sono un apprezzato alimento. Negli USA stanno pensando di mangiare le cicale
Mangiarle per ridurle
Se altri popoli le consumano, perché non possono farlo anche gli statunitensi? Tutta l’area accanto all’Atlantico è la più colpita dalla loro presenza. Cibarsi d’insetti è un argomento dibattuto da tempo, ma forse il desiderio di riposare gli orecchi, potrebbe far scattare qualche molla. Forse alcuni dei residenti saranno disposti ad alimentarsi di cicale, per vendicarsi del gran baccano che fanno. L’entomofagia viene propagandata come una delle soluzioni per ottenere proteine, senza allevare bovini, ovini o suini. Alcune varietà sono già in vendita anche in Europa, e presto lo saranno anche in Italia.
Larve della farina
Le larve della farina sono forse le prime che arriveranno sulle nostre tavole. Hanno buone chances di successo, perché rispetto a molti altri insetti, non hanno troppe zampette. Si possono tostare in padella e renderle croccanti, oppure si possono ridurre in farina, da mescolare a qualsiasi ingrediente. La loro grande qualità è quella di essere quasi insapori, ma di poter assumere qualsiasi gusto ci piaccia. Basta nutrirle coi giusti ingredienti ed assumeranno quel sapore. Mangiano qualsiasi cosa. perciò potremmo avere larve che sanno di fragola, di banana o di cioccolato.
Altre larve da friggere
Sono molte, nelle culture africane o del sud est asiatico, le specialità a base di insetti. La stragrande maggioranza di loro viene fritta, e come si sa il fritto aiuto ad esaltare ogni sapore. Le larve di alcune specie di palme, ad esempio, risultano dolci al palato. Contengono grassi, sono molto proteiche, e danno una sferzata d’energia, come se mangiassimo una bella, sugosa, bistecca. Le loro proteine contengono quasi solo grassi insaturi, sono poveri di carboidrati, e sono perfetti per chi ha problemi col glutine.
Formiche arrosto
In centro e sud America, le formiche, sono considerate una leccornia. Vengono arrostite intere e vengono consumate come snack o come accompagnamento ad altri piatti. Sanno di pancetta saltata in padella, e potrebbero essere servite anche negli hamburger. In Australia alcune formiche hanno un deciso gusto di cioccolato e sono molto ambite. Le formiche “vaso di miele” hanno enormi addomi in cui conservano il nettare, e sono molto dolci. Vengono mangiate come si piluccano le ciliegie, l’una tira l’altra. Tra l’altro il loro nettare è ricchissimo di proteine e minerali come calcio e ferro.
Più difficile mangiare scorpioni e cavallette
Per gli occidentali, gli insetti dotati di zampe sono un poco repellenti, se poi sono dotati anche di pungiglione come gli scorpioni, le cose peggiorano. Eppure uno scorpione passato in pastella e fritto è un perfetto cibo di strada, da sgranocchiare mentre si passeggia. In Asia sono molto graditi, così come lo sono molte altre specialità, ci sono ad esempio, cimici giganti che hanno sapore di liquirizia. In Vietnam ve le servono bollite o fritte, come se fossero i classici gamberetti. Cavallette e locuste fritte sono un cibo molto comune in moltissime culture. Ovviamente la prima volta basta chiudere gli occhi e concentrarsi sul sapore.
Fonti proteiche formidabili
Gli insetti sono una fonte proteica formidabile, a parità di peso, spesso offrono più nutrienti di altre forme di carni a noi più care. Offrono una grande varietà d’impiego, possono essere sbollentati, cotti, fritti, arrostiti. Ridotti in farine o tritati e sminuzzati, per aggiungere sapore e croccantezza ai piatti. Ricordiamoci che ciò che a noi sembra esotico, ai nostri antenati si presentava come una eccellente fonte di sostentamento. Gli insetti vengono consumati da millenni, forse è tempo di smettere di essere troppo selettivi. L’aumento della popolazione, porterà ad una probabile crisi di reperibilità di cibi proteici. La soluzione di affidarsi all’entomofagia non è affatto folle. Negli USA stanno pensando di mangiare le cicale.

