Gli italiani sono pronti ad una vacanza naturista
Facendo parlare i freddi numeri, il 44% degli italiani sarebbe pronto per una vacanza naturista, ed il 31% l’ha già fatta. Molti naturisti tengono segreta la loro passione e non la diffondono nemmeno in famiglia, per questo i numeri sembrano grandi rispetto alle aspettative. Però quasi la metà degli italiani ha confermato di amare prendere il sole nudi. Quindi nudismo in casa, su spiagge deserte, sul terrazzo, nel giardino, sul terrazzino di un hotel o a bordo di una barca. Del resto se non ci fosse questa esigenza, non si comprenderebbero i troppi cartelli di divieto di abbronzatura integrale sparsi sui nostri litorali.
Questo feeling naturista è perfettamente in sintonia con il mood green ed è l’evoluzione di una vicinanza con la wilderness. Più in sintonia con salute, benessere e sostenibilità ambientale. Che esula completamente dalla componente sessuale (niente è meno sexy di un campo nudisti). La pratica dell’abbronzatura integrale è molto praticata nei paesi nordici. La sola Francia vanta oltre 2 milioni di appassionati praticanti e la più grande città naturista del mondo a Cap d’Adge. Dove anche tutti i servizi sono a misura di nudità, ristoranti, bar, supermercati, negozi, cinema, ecc.
Tollerato ma mai sdoganato
Da sempre osteggiato, o tollerato purchè vissuto quasi in segreto, il nudismo in Italia si sta riprendendo qualche piccola rivincita. Le isole sono favorite per la conformazione della costa. Più complicate da raggiungere ai soliti guardoni, che hanno del nudismo una visione molto distorta. Una spiaggia sassarese, ufficialmente la prima istituita in Italia, apre al naturismo. Diventa la prima anche a comprendere il valore commerciale di questa esperienza. I naturisti viaggiano e spendono volentieri. Avere a disposizione spiagge che consentono di restare in deshabillé per molti mesi, come quelle mediterranee, è un grande punto di forza.
Non saranno spiagge esclusive, ma aperte
L’attivista Sergio Cossu dichiara. “Non vogliamo spiagge esclusive per naturisti – assicura – ma aperte, sul modello di Francia, Spagna e altri Paesi europei. In nome di un processo per l’allargamento dei diritti, che oggi segna un passo importante“. Ed è proprio all’Europa che ci si deve ispirare, per creare le condizioni che possano attirare i turisti dal Nord Europa, i quali normalmente vanno a passare le vacanze nudi in località vicine a noi come Ibiza, Formentera, Gran Canaria, o in Croazia.
Negli ultimi sei mesi, secondo quanto emerge da una recente ricerca di Last Minute, le ricerche online per le ‘migliori spiagge nudiste in Europa’ sono cresciute del 52%. Tra i siti naturisti europei più noti troviamo località molto conosciute: Kampen in Germania, Brighton in Inghilterra, Bellevue in Danimarca, Es Cavallet, Ibiza, Formentera, Gran Canaria in Spagna. E ancora Cap d’Adge in Francia e infine Krk. E’ tempo che anche l’Italia entri a pieno titolo in questo mercato dato che finora figura solo la semisconosciuta e semi-clandestina spiaggia di Guvano, in Liguria nella zona delle Cinque terre.

