L’Intelligenza Artificiale viene utilizzata per selezionare le immagini pruriginose dalle piattaforme di vendita o servizi online
È diventata un’esigenza dopo che i clienti insoddisfatti hanno cominciato a mandare immagini poco gentili come commenti negativi. I clienti insoddisfatti di Deliveroo inviano le immagini del cibo ricevuto alla piattaforma. Ma non si limitano a questo, vi aggiungono un photobombing dei loro genitali o altre parti anatomiche che non lasciano dubbio sul fatto che non si sia gradito quanto ordinato. Mostrare i genitali come forma di protesta
Amazon ha un servizio di riconoscimento
Il principale servizio di riconoscimento delle immagini sgradite è quello di Amazon. Si chiama Rekognition e riesce a filtrare ciò che non tutti desiderano vedere. Se state per ordinare qualcosa e un pene irrompe nella vostra visuale, probabilmente non ne sarete felici. Per evitare di sconvolgere le menti più sensibili è stato necessario fare un lavoro a monte che rimuova le recensioni troppo “creative”.
Cominciata a Londra questa battaglia
Il servizio di consegna a domicilio di cibo Deliveroo di Londra s’è trovata una gatta da pelare quando i dipendenti hanno cominciato a lamentarsi. Assieme a ordine e recensioni sui loro cellulari apparivano sempre più spesso reclami con chiari riferimenti a dove metterselo il cibo. La cosa ha preso piede e si sono scatenati anche i feticisti esibizionisti che hanno mescolato i genitali alle pietanze. Spaghetti con salsicce ancora ben crude o uova pelose sono apparse all’interno di manicaretti non proprio appetibili.
I trasportatori si sono offesi
I dipendenti addetti ai trasporti si sono offesi dell’eccesso di photobombing e si sono rivolti all’azienda per trovare una soluzione. Il filtro è venuto in loro soccorso, le immagini vengono annerite o sfuocate prima che possano arrivare all’operatore. Questa moderazione dei contenuti rallenta leggermente il sistema ma soddisfa le esigenze di tutti. Con buona pace degli esibizionisti che non sanno che le loro artistiche composizioni non verranno apprezzate.
Il vero obiettivo non sono solo i nudi
Il caso di Deliveroo può far sorridere ma rappresenta solo una piccola parte del problema. Moltissime aziende sono alle prese con le difficoltà di gestire le loro piattaforme di vendita on-line. Gli aspetti più bizzarri e per qualcuno umoristici, della presenza in rete vengono fuori in modo massiccio. Allargando l’obiettivo sono moltissime le cose che devono essere filtrate, violenza, razzismo, fake news, odio, ecc. Facebook può organizzare i propri filtri, ma le piccole aziende possono trovarsi in balia di qualche disperato in cerca di notorietà.
Un grande fratello
Il servizio Recognition ha indubbie qualità ma è stato accusato di essere una sorta di grande fratello. Riesce a scovare le immagini da evitare ma ha una indubbia capacità di riuscire a leggere le targhe con qualsiasi angolazione. Può trarre molte informazioni da qualsiasi video, come tracciare i percorsi di qualsiasi persona. L’accusa peggiore è quella di essere stato ceduto all’amministrazione degli USA per il riconoscimento facciale degli immigrati. Un’azione di controllo che molti trovano sgradevole.
Fermare i più scorretti
I nuovi servizi di deep fake news consentono di inserire immagini o video sgradevoli anche nei contenuti delle aziende. Sottoponendole a critiche e cattive reputazioni. Il fenomeno è in espansione e necessita di una moderazione. La facilità con cui i nostri materiali possono essere manipolati non mette al sicuro nessuno, soprattutto nel privato, ma anche nel pubblico. Il costo di personale in grado di filtrare le immagini è altissimo. Utilizzare Rekognition è conveniente perché si può modulare con costi che variano a seconda del numero dei documenti da controllare.
Siti d’incontri e minori
I primi ad utilizzare il sistema sono i siti d’incontri che devono approvare migliaia di foto personali ogni mese. Filtrare le immagini erotiche è un segno di serietà per le aziende che vogliano mantenere una elevata rispondenza tra i propri utenti. Si possono usare filtri che si attivano nei confronti di scene violente o che certificano la presenza di armi. Un altro filtro si occupa di bloccare le immagini pedo-pornografiche o di oscurare (blurrare) i volti dei bambini per preservarne la privacy. Mostrare i genitali come forma di protesta

