Più visibilità ai maturi o fette più ampie di mercato da esplorare?
Moda senza età sembra un manifesto futurista, ma potrebbe essere solo un buon proponimento per il 2023. In questo caso una presa di posizione che sarebbe in reale controtendenza, non più giovani e belli, ma maturi e consapevoli. La moda sposta il suo asse e propone una novità semplicissima, ma mai veramente sviluppata precedentemente. In passerella arrivano proposte che coinvolgono capi e modelli decisamente diversi e impensabili. Maggiore attenzione alle persone più agè, un settore che normalmente viene snobbato, troppo lontano dalle consuete immagini delle riviste patinate. Eppure qualcosa accade, Ma è una vera apertura mentale o piuttosto un adeguamento alla prassi “compro dunque sono”? Moda senza età
Leggi tuttoLa morale la fa il mercato
Un manager che indossi un blazer a pois giganti e una creativa coi capelli bordeaux darebbero una bella ventata di aria fresca in qualsiasi ufficio. Perdiamo Vivienne Westwood proprio nel momento in cui il suo disincanto diventa un fattore. Il suo essere sempre originale facendo sberleffi all’età ci mancherà. Ma non è solo Vivienne ad inseguire una moda che dia vivacità alla maturità. È una nuova morale trainata dal bisogno di dare importanza alla terza e quarta età?
Seconda e terza giovinezza
Visto l’innalzamento dell’età media della popolazione, coloro che hanno una seconda o una terza giovinezza sono in aumento. Quindi la maggiore attenzione alle loro esigenze è una presa d’atto della realtà. Molte persone mature sono big spender, hanno risolto i problemi con figli, compagni/compagne e carriera, e possono dedicarsi maggiormente a loro stessi. Possono investire in un nuovo look che li rappresenti meglio, rispetto agli stereotipi del nonnino in doppiopetto e la nonnina in grisaglia. Le case di moda hanno annusato profumo di business, e stanno investendo in quel senso.

Moda oltre la convenzione
È un movimento che accompagna un nuovo fermento culturale o solo una sottolineatura dell’esistente? Un vero trend o una rapida brezza passeggera? Escono articoli anche su riviste di grande rilevanza che inneggiano alla moda che abbatte steccati. Steccati di una labilità tale che, appunto, anche i nostri anziani riescono ad abbatterli a mani nude. La proposta è indubbiamente interessante, potremmo definirla liberatoria, per tutte le persone che di grigi, bluette, nero ne hanno abbastanza.
Modelle che sembravano destinate all’oblio
Michelle Obama che riscrive e rilegge i propri codici, è un esempio dell’evoluzione in corso. Rivedere in passerella le modelle che vengono dal recente passato è un altro indicatore della volontà di attirare altri acquirenti. Un mercato ancora da costruire che però ha già eletto a simboli le top model che per anni fatto sognare. Ora sono maturate, si divertono a giocare e continuano a restare dei simboli. Kate Moss, Gisele Bündchen, Linda Evangelista e l’immortale Naomi Campbell testimonial di celebri brand sono lì a garantire che è tutto vero?
Una botta di vita
Sembra quasi troppo bello. Moda portabile al di fuori di ogni età, adatta a chiunque si senta d’indossarla. Creata appositamente, studiata a tavolino e non un mero aggiustamento dell’esistente. Uno svecchiamento del concetto, mentre matura l’età del consumatore medio. Ed è proprio questa necessità di essere attrattivi verso clienti maturi, che mostra il fianco. Chi sta rincorrendo chi? La firma o il cliente? È il mercato ad essere maturo e pronto a soddisfare l’esigenza di bellezza, o è un tentativo di occupare un altro settore? È una botta di vita per i consumatori e per le case di moda che aumenteranno i fatturati. Domanda a cui è difficile rispondere. Moda senza età


