Un enorme sauté di cozze vongole e ostriche che nessuno mangerà. Il disastro nel Pacifico sulle coste del Canada e Usa avrà conseguenze per lungo tempo
Non si riesce a quantificare, ancora, quale possa essere il numero dei molluschi che sono morti per l’imprevista ed inattesa ondata di calore di fine giugno. Si parla di milioni ma potrebbero essere miliardi, le creature marine morte che si stanno putrefacendo sulle coste. Il fetore che li accompagna è tale da far fuggire chiunque. Molte delle coltivazioni di bivalvi, destinati alle nostre tavole, stanno marcendo al sole. Un disastro immane che poteva essere evitato solo alla fonte, ovvero controllando il cambiamento climatico. Milioni di molluschi marini lessati dall’ondata di calore
L’ondata di calore
A fine giugno una sorprendente ondata di calore ha colpito il nord-ovest del Pacifico tra Usa e Canada. Le coste si sono trasformate in un’enorme sauté di cozze, ostriche e vongole sbollentate in acqua marina. Assieme a loro sono morte, chiocciole, stelle marine, cirripedi e molte altre creature che vivono nelle acque costiere aggrappate alle scogliere. È un’estensione enorme quella coperta dai gusci aperti dei bivalvi, anticipata dal fetore dei loro corpi esposti al sole. La piccola quantità di acqua marina che ogni conchiglia riusciva a trattenere quando era esposta al sole, s’è rivelata troppo calda per farle sopravvivere. Non potendosi muovere per andare alla ricerca di acque più fresca, non hanno resistito.
Non possono muoversi
Abbarbicate agli scogli, l’una alle altre, le cozze sono completamente alla mercè dei ritmi dell’ambiente. Non hanno possibilità di scelta, devono forzatamente adattarsi a quanto la natura gli offre. È il ritorno della marea a poter “rinfrescare” le cozze, ma se l’acqua è già bollente, si ottiene l’effetto contrario. In vece di rinfrescarsi le cozze si lessano. Un effetto devastante che investe anche vongole e ostriche, tra i pochi filtri naturali che mantengono l’acqua pulita nei mari. Sono anche alla base di una catena alimentare che coinvolge molti uccelli marini, la loro assenza sconvolgerà la vita di molti uccelli di scogliera.
Ondate di calore
Le ondate di calore non sono un evento unico, ma sono in ogni caso raro, circa una ogni secolo. Ora però avvengono in modo ravvicinato e forse il ritmo aumenterà. Questo fa preoccupare gli allevatori di molluschi che temono di perdere le loro attività. La costa del Pacifico sta subendo altre strane crisi. Le stelle marine sono vittime di una malattia ignota e sono state decimate, i ricci blu stanno distruggendo le foreste di alghe kelp. Una nursery naturale dove migliaia di specie depongono le uova e crescono i loro piccoli.
Ripresa lenta
Le cozze e molti dei bivalvi colpiti da questa ondate eccezionale di calore potrebbero riprendersi in un paio d’anni. Più complicato forse per gli allevamenti di ostriche, che sono più delicate. Le cozze sono rustiche ma questa non è una buona scusa per non intervenire contro il cambiamento climatico. Occorre intensificare gli studi e le azioni per ridurre le emissioni il più rapidamente possibile. Milioni di molluschi marini lessati dall’ondata di calore
Credits: Wikipedia, PxHere

