3 milioni di piante da mettere a dimora entro il 2030. Una nuova veste anche per le Olimpiadi invernali
Il sindaco Sala ci tiene molto a parlare della sensibilità dei milanesi verso la salvaguardia della città e di concerto del pianeta. “Stiamo cambiando molte cose, passando ai bus elettrici, riducendo il traffico urbano e favorendo i trasporti pubblici. Stiamo lavorando anche sull’abbassamento delle temperature anche se c’è tantissimo lavoro ancora da fare“. Milano prova a trasformarsi in una foresta.
La collaborazione con Bloomberg
Il progetto è nato dalla collaborazione con la Bloomberg Associates, la società no-profit che si occupa di aiutare le città ad avere uno sviluppo migliore. Il tema è quello del riscaldamento globale e Milano nel suo piccolo, punta ad azioni mirate. Grazie a mappe termiche sono state individuate tutte le aree più “bollenti” della città ed è proprio lì che si punta a mettere a dimora le piante. Saranno 3 milioni da distribuire in un decennio per costituire nuove oasi verdi.
Un incentivo alla cittadinanza ed ai donatori
Per incentivare la qualità del verde e ridurre il riscaldamento viene offerto ai cittadini che vogliono fare donazioni o ai vivai, la possibilità di pagare una tassa o di piantare alberi. Il successo è stato enorme. “Nel prossimo decennio ci aspettiamo un calo delle temperature, un miglioramento della qualità dell’aria ed un rilancio degli spazi urbani. Verranno costruiti nuovi parchi e piazze alberate, per qualificare le aree urbane ed aumentare il benessere dei cittadini“.
Il target è ridurre la temperatura con l’aiuto della popolazione
Il comune normalmente pianta 15.000 piante l’anno, molte sono sostituzioni delle esistenti morte o ammalate. Con questo nuovo impulso di 300.000 piante ogni anno, Milano diventerà una delle città più verdi d’Italia. L’ispezione ottenuta dalle mappe termiche ha sottolineato quali sono i punti che necessitano di maggiori interventi ed è proprio nelle cosiddette aree grigie che si vuole operare. Parcheggi, strade, marciapiedi e dovunque sia possibile alleggerire anche visualmente l’impatto di asfalto e cemento.
Bus elettrici e una zona a bassa emissione
La città ha già stanziato fondi per il passaggio a bus elettrici, il piano di riduzione del traffico ha già portato ad un calo del 40%. Il prossimo step sarà di aumentare l’area di bassa o zero emissioni a quasi tutta la superficie della città. “Anche se politicamente può sembrare una mossa molto controversa è necessario trovare il giusto bilanciamento. Dire ad un cittadino che non puoi usare la tua auto perché inquina non porterà voti nell’immediato, ma va fatto per il benessere della comunità.“
In preparazione delle Olimpiadi invernali
In preparazione dell’evento olimpico Milano, assegnato appena ieri, si doterà di 12.000 mq di nuove aree calpestabili per aiutare la cittadinanza a sentirsi maggiormente sicura. Questi nuovi spazi all’aperto sono destinati alla socialità, ed è per questo che è stata creata una società mista pubblica-privata per promuovere le attività culturali. Milano vuole uscire un poco dalla sua immagine di città iper-produttiva per incrementare gli eventi, per attirare pubblico e turisti. Lo scopo è creare nuove opportunità di lavoro ed essere attrattiva anche per nuovi investimenti, start-up e società in grado di creare posti di lavoro. Milano prova a trasformarsi in una foresta.

