Ci sono le prove degli effetti collaterali del consumo di canapa (fame chimica)
Marijuana la fame chimica è reale e provata, dopo averla per anni vagheggiata e intuita, arrivano risultati tangibili dei suoi effetti. Liberalizzata in molti stati negli USA a scopo ricreativo e terapeutico, è la base per studi più approfonditi. Il desiderio di divorare qualsiasi cosa capiti sottomano non è solo un’impressione, ma una sensazione reale.
Gli utilizzatori rispondono volentieri alle domande degli scienziati
Tolta la valenza di “frutto proibito” i consumatori di canapa, rispondono volentieri alle domande degli scienziati che hanno così una grande platea a disposizione. La ricerca effettuata riesce a dare buoni riscontri confrontando i risultati di stati contigui, ma con differenti situazioni di legalizzazione. Incrociando gli acquisti di prodotti alimentari in relazione coi consumi di marijuana. Un aumento importante di gelati, biscotti, patatine e snack, il cosiddetto junk food è stato notato nei giorni successivi alla liberalizzazione. Dopo un trimestre gelati e patatine sono rientrati nei consumi medi, mentre i biscotti han continuato ad aumentare.
Liberalizzazione a macchia di leopardo
La liberalizzazione a macchia di leopardo e con periodi diversi, ha permesso di confrontare i dati ancor meglio. Le differenze di consumi lo confermano. Ora il commercio della canapa legalizzata è un business importante e sono molti gli stati che vorrebbero fare lo stesso percorso. L’esempio del Montana che è riuscito a ridurre le tasse ha fatto scuola. Oltre alla cannabis in se stessa anche il dato economico dell’indotto alimentare è interessante. Con la marijuana quindi la fame chimica è reale e provata e deve essere saziata in qualche modo.
Le cause della fame chimica da marijuana
Non sono certe, le cause dell’appetito, anche se ci sono alcune teorie interessanti che potrebbero essere confermate. Una dice che un gruppo di neuroni che controllano il senso di sazietà sono inibite dal consumo di canapa. Un’altra invece cita l’ormone della grelina che stimola la fame, il suo aumento sarebbe la causa del desiderio di consumare qualsiasi cosa. Una terza teoria tira in ballo la dopamina che viene stimolata mentre si fuma. L’effetto sui centri del piacere abbassa il senso del controllo. La dopamina esalta le sensazioni positive, regala euforia e facilità di godere del momento, tra questi anche il piacere di mangiare a sazietà.

