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Manager la svolta etica che non ti aspetti

Quasi 200 aziende tra le più importanti degli USA dicono basta ai profitti facili a scapito della qualità della vita

Finalmente il dio danaro non è l’unica variabile da tenere in considerazione. Il “prima gli azionisti” non è più l’unica voce a cui dare retta. Il denaro rimane ovviamente il primo obiettivo della cultura statunitense, ma aver puntato il dito verso i bisogni degli uomini e delle donne, è una vera rivoluzione del pensiero. Il sogno americano basato sul potere dei soldi, fatti in qualsiasi modo, viene messo all’angolo. Manager la svolta etica che non ti aspetti

L’impatto ecologico diventa importante

L’uomo, il lavoratore, torna al centro, l’etica delle decenti condizioni offerte ai dipendenti è un ribaltamento che speriamo venga seguito da molti. Il dipendente visto come prestatore d’opera, prima che come consumatore o risorsa da spremere, impone una nuova visione che non può che fare bene al nostro pianeta. Basta con i profitti a ogni costo, ora le multinazionali Usa stanno imparando a riequilibrare interessi, ambiente e lavoratori.

Il documento dei duecento

Etica al primo posto, se viene messa in discussione quella che è la prima leva di potere finanziario. Quel “Primo obiettivo di una azienda è creare valore per gli azionisti” su cui si sono costruiti imperi, distrutti paesi e danneggiato l’ambiente, viene messo in discussione. I nomi dei firmatari del documento sono importantissimi un elenco che comprende colossi della finanza, della distribuzione e della produzione. Un ventaglio di aziende che hanno la possibilità d’influenzare fortemente i mercati. Curiosamente in controtendenza rispetto alle leggi liberiste del presidente Trump, che sta invece sfrondando ogni ostacolo per chi vuole fare facili profitti.

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Amazon, General Motors e colossi della finanza

Tra i nomi dei firmatari figurano aziende che vogliono creare valore nel lungo periodo. Le aziende non devono solo portare dividendi ai propri azionisti, costi quel che costi. Il profitto rimane importantissimo ma è correlato ad altri aspetti di alto valore.“L’impatto sull’ambiente e sulle comunità locali, i rapporti corretti con i fornitori, il rispetto dei consumatori e le condizioni offerte ai propri dipendenti.”  

Sembra finito il tempo dei soldi facili

I manager USA da sempre raffigurati come veri squali, avevano sinora dettato l’agenda fornendo esempi poco virtuosi. Ponendo solo il profitto come prima e unica voce a cui attenersi hanno commesso veri e propri crimini. Imposto tagli, licenziamenti, delocalizzazioni in aree a minor costo. Inquinato in paesi dove le legislazioni sono più deboli e i lavoratori non sindacalizzati. Spostato le sedi in paradisi fiscali dove le tassazioni sono inferiori, scatenando una guerra al ribasso tra nazioni, che hanno concesso di tutto pur di ospitare le sedi delle multinazionali. Tutte operazioni che hanno portato a rapidi guadagni gli investitori, ma che a lungo termine, impoveriscono coloro che dovrebbero consumare.

Le scelte a lungo termine

Spostare la visione del profitto da aumentare al 31 dicembre di ogni anno, verso una visione di più lungo periodo, risana il business. Le scelte precedenti, vantaggiose nel breve, hanno creato condizioni negative. Solo porsi traguardi nel lungo periodo aiuta l’economia e rende meno incerto il futuro. Una trasformazione etica che mai si era vista a questi livelli, il contagio richiesto da Greta Thunberg verso i politici, si sta verificando grazie ai manager di grandi aziende. C’è speranza per questo pianeta se questo documento diverrà il riferimento da cui prendere ispirazione.

Finanza etica

Il dibattito iniziato a livello di fondi etici e finanza sostenibile si sta allargando. Mutano i tempi ed anche gli investitori più tradizionali, stanno prendendo in considerazione di cambiare il modo di essere imprenditori. Il Financial Times riporta alcuni passaggi del documento dei 200. “Le società devono proteggere l’ambiente e trattare i dipendenti con dignità e rispetto“. Basterebbe questa affermazione per comprendere l’importanza del messaggio. Un ribaltone come si usa dire in questi momenti di confuse politiche, che è una proposta chiara. Una risposta ai sovranisti e ai movimenti populisti che proprio sulla più assoluta libertà d’azione hanno basato il loro successo.

Parola d’ordine ricaduta sociale

Il mondo della finanza non può ritirarsi su una torre d’avorio e disinteressarsi di quanto lo circonda. Già l’anno scorso c’erano stati inviti a riconsiderare l’impatto di una economia troppo slegata dall’ambiente e dalle condizioni sociali. Le ricadute sono altrettanto importanti quanto i profitti, quello che le aziende riescono ad incamerare oggi potrebbe rivelarsi negativo in un breve futuro. Porre l’accento su condizioni che possano migliorare la qualità di vita di tutto il pianeta è una necessità. La rivoluzione tanto invocata, non parte dalla politica, che dovrebbe avere la funzione di immaginare il futuro, ma dai manager aziendali. Sorprendente! Manager la svolta etica che non ti aspetti

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Manager la svolta etica che non ti aspetti non più solo profitto ma una visione del futuro e ricadute sociali si avvera il desiderio di Greta Thunberg
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