Custodiva una fauna di dimensioni gigantesche che si è estinta a causa delle siccità e degli interventi umani
L’uccello elefante, tartarughe e lemuri giganti ma anche ippopotami nani, vivevano su questa isola al largo dell’Africa. Gli eventi atmosferici hanno caratterizzato la vita sull’isola più antica del mondo, rendendo complicata la sopravvivenza di molte specie. Però a dare il colpo di grazia a questa fauna, è stata certamente l’opera degli umani. Anche gli animali che erano riusciti a resistere, ritagliandosi ed adattandosi a quelle condizioni proibitive, sono stati spazzati via circa 15 secoli fa. Madagascar l’isola degli animali giganti
Fossili giganti
In Madagascar sono stati rintracciati fossili appartenuti ad animali giganti, vissuti fino a 1.500 anni fa. L’analisi delle variazioni climatiche nell’area dell’oceano Indiano del Sud, hanno mostrato periodi molto lunghi di siccità. Questo clima molto secco, ha lasciato tracce sia sugli alberi, sopravvissuti a stento, sia sui sedimenti delle stalattiti di alcune grotte. L’ultimo periodo di siccità, ma non il più lungo nell’area, risale appunto ad una quindicina di secoli fa, quando tutti i maxi animali sono scomparsi. Ma la loro estinzione non può essere collegata solo a quel periodo di carestie idriche, poiché ve n’erano state di ben peggiori, precedentemente, tutte superate.
Presenza umana
Il dato va sovrapposto e fatto coincidere all’incremento della presenza umana. Gli animali giganti erano sopravvissuti a quei prolungati periodi di crisi climatica, ma non hanno sopportato la caccia ed i prelievi da parte degli umani. La popolazione malgascia era aumentata repentinamente, dopo le migrazioni dal continente nero. Era nata l’esigenza di avere nuovi terreni da coltivare, ottenuti con disboscamenti ed incendi, che hanno condizionato gli habitat in cui i selvatici erano vissuti sino ad allora. Le stesse pratiche che purtroppo, vengono messe in atto ancor oggi in molte parti dell’Amazzonia, e stanno condizionando anche la fauna di quell’area.
Gli esempi delle Mauritius
Nel giro di appena due secoli dall’inizio della colonizzazione delle Mauritius, l’habitat è stato completamente rivoluzionato. Le popolazioni indigene sono state decimate e la fauna locale ha rischiato di seguire la stessa sorte. Uno dei simboli dell’ecologia, l’uccello dodo si è estinto proprio a seguito della colonizzazione, ma anche le tartarughe del genere Rodriguez non sono riuscite a sopravvivere. Quella delle Mauritius era una enclave ristretta, ma viene presa ad esempio del tipo di ingerenza, che l’intervento umano può creare.
Ricostruire la loro storia
Il Madagascar ha subito la stessa sorte delle Mauritius, e ne hanno pagato le conseguenze i suoi abitanti di maggiori dimensioni. Ora gli studiosi cercano di ricostruire, grazie a quei fossili, le forme e la storia degli animali giganti malgasci. Magra consolazione per chi avrebbe, molto più volentieri, dedicato tempo e risorse per studiarli dal vivo nel loro ambiente. Madagascar l’isola degli animali giganti
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