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Lo guardo lo fotografo lo bevo

Lo guardo lo fotografo lo bevo

Il cappuccino sta diventando sempre più un’arte estetica perfettamente instagrammabile

Aumentano le immagini ed i video in rete di tazze di cappuccino con fantastiche decorazioni. È una moda in espansione, alcuni barman hanno sviluppato una particolare attenzione al lato estetico della loro produzione di cappuccino. Le tazze vengono ornate da disegni che possono semplici, ma spesso elaboratissimi. Dipende ovviamente dal tempo e dalla fila che si forma al banco, in attesa di consumare. Molti non sanno resistere e fotografano le loro colazioni prima di berle o di inzupparvi il croissant. Lo guardo lo fotografo lo bevo

Made in Italy?

Dici cappuccino e pensi all’Italia, è un simbolo del nostro modo di gustare il caffè che abbiamo esportato in tutto il mondo. Gli stranieri non capiscono perché ci ostiniamo a berlo solo al mattino, mentre loro lo ordinano in qualsiasi momento della giornata. Non lo legano solamente al rito della colazione al bar, come fanno i nostri connazionali. Ma questo simbolo del made in Italy, in realtà non è nato in Italia.

Frate in viaggio

L’origine è viennese ed ha un certo fondamento storico anche se sconfina nel territorio della leggenda. Un frate cappuccino venne inviato a Vienna da Papa Innocenzo XI, per convincere i potenti dei paesi confinanti a fare una coalizione contro gli ottomani. Il frate, Marco d’Aviano, mise del latte nel suo caffè in una caffetteria viennese e questa “correzione di gusto” venne definita “kapuziner”, quella del cappuccino. I colori del saio del frate, così simili al contenuto della sua tazza, fecero da tramite al successo della bevanda. Difficile sapere ma immaginabile, che il frate portò con sé questa “ricetta” al rientro in Italia.

Lo guardo lo fotografo lo bevo

Molte varianti

Gli ingredienti sono solo 2, buon caffè e latte. Ma proprio nelle mille varianti offerte dal latte esiste la possibilità di personalizzare. Il latte vaccino fresco è il preferito dai baristi italiani, ma già qui esiste una variabile importante, latte intero o parzialmente scremato? Molti altri latti di origine vegetale, come quelli di soia o di cocco, ritenuti più dietetici ed amati dai vegani, sono ben diffusi. Un buon cappuccino corre il rischio di essere indigeribile per chi ha problemi col lattosio, e la caseina. Ma senza intolleranze è quasi sempre un’ottima esperienza sensoriale.

Arte e promozione

Ha preso il nome di Latte Art la capacità di creare piccoli capolavori sulla schiuma del latte. Esistono vere e proprie scuole di pensiero, su come disegnare sulla schiuma. Molti baristi sono velocissimi ed interpretano in modo personale la superfice cremosa del cappuccino. Sanno rendere unico il loro lavoro, ed invogliano i clienti a ritornare per nuove esibizioni. Sono ovviamente favoriti coloro che possono utilizzare anche cacao o altri elementi per “dipingere” scenari complessi. I soggetti preferiti vanno dai semplici cuoricini, alle rosette, ai tulipani. Ma non mancano gattini o altre figure ben riconoscibili, che suscitano “Ohhh” di meraviglia e l’immancabile foto da postare in rete. Ovviamente il barman che conosce la sua clientela, sa quali disegni stimolano in modo particolare i consumatori, e gli facciano apparire un sorriso in volto. Lo guardo lo fotografo lo bevo

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Lo guardo lo fotografo lo bevo il rito molto italiano del bere il cappuccino si arricchisce dalla Latte Art l'abilità di disegnare sulla schiuma
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