Sono definitivamente archiviate le scene di stupore dei turisti o amici americani di passaggio, di fronte a quello strano oggetto di ceramica che staziona nei nostri bagni chiamato bidet. Dopo essersi timidamente fatti spiegare il come si usa ed il perché del bidet, ed averne saggiato l’esperienza da brividi o da scottatura, hanno imparato ad apprezzarlo. Si sono pure un poco vergognati, che a parte qualche hotel 5 stelle, sia decisamente ignoto negli Stati Uniti.
I soldati statunitensi li avevano scoperti durante la seconda guerra mondiale ma ne avevano fatto oggetto di battute e di scherno, senza comprenderne appieno la comodità e l’utilità. Ora il bidet a distanza di 70 anni, sta vivendo una inattesa popolarità oltreoceano. Sono molti coloro che se lo fanno installare nei bagni di nuova realizzazione. Coloro che non possono rifare completamente il bagno, per le ridotte dimensioni, aggiungono ai WC, impianti idraulici che sopperiscono molto bene alla funzione principale.
Impianti da applicare al WC
Ci sono molti modelli a disposizione, semplicissimi da montare per chi ha una minima manualità. Sono dotati di una manopola montata a lato della tazza, che comanda l’erogazione dell’acqua e la relativa pressione, da regolare a piacere. Ovviamente sono più comodi per i maschietti che per le femmine, ma è un buon inizio. Segna un cambio di tendenza che non può che favorire l’igiene intima, e trasformare la mentalità. Anche in chiave di consumi energetici, sostenibilità ed attenzione all’ambiente da parte di chi li utilizza.
Gli spazi da ripensare
Bisogna dire che spesso i bagni statunitensi sono assai meno estesi rispetto a quelli italiani. Talvolta sono divisi in due spazi distinti, come in Francia, con uno stanzino dove c’è solamente il WC e talvolta un microscopico lavabo. (Continuo a chiedermi dove finisca l’igiene quando il lavandino non c’è). Mentre l’altra parte rappresenta il bagno vero e proprio, con doccia/vasca e lavabo. Molte case hanno diversi bagni, ma con spazi insufficienti per installare un bidet.
Gli architetti americani farebbero bene a ripensare gli spazi degli ambienti, restringendo i living o le enormi cucine abitabili ed ingrandendo i bagni.

