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L’eticità del lavoro del contadino

eticità contadino CIA

La produzione alimentare e le richieste del cliente

Nella vostra vita avrete certamente bisogno, prima o poi, di un medico, di un avvocato, di un farmacista. Forse di un idraulico o un prete e l’elenco potrebbe continuare all’infinito.. Ma ricordatevi che almeno tre volte al giorno avrete bisogno di un contadino”. E’ con questo aneddoto raccontato dal Paolo Calovi Presidente CIA, sulle parole della nonna, che si è aperto il convegno. “Progetto Agricoltura”. Uno sguardo alle scelte alimentari, e a come influenzino il lavoro del contadino. Anzi l’eticità del lavoro del contadino.

L’eticità di produrre anche in nicchia

“Scegliere cosa coltivare, come e dove farlo, ha una importanza non secondaria.  Produrre in montagna necessita di uno sforzo ulteriore. Le scelte da fare per una agricoltura pionieristica, potrebbero sembrare amorali. Coltivazioni di nicchia che dovranno avere prezzi alti, o produzioni di massa e meccanizzate? I prodotti costosi, ritenuti di lusso, sono stigmatizzati, perché il cibo dovrebbe essere disponibile a tutti. Eppure questo pensiero che si discosta dall’eticità, si affaccia spesso, e contrasta con le necessità dei coltivatori.”

MANI CHE SI SCAMBIANO MELE cia

Il futuro è nella robotica agricola

Angelo Giovanazzi , presidente dell’associazione Alpi Bio precisa: “In un paese dove meno del 4%(3,8) della popolazione si dedica all’agricoltura, la mancanza di mano d’opera si cronicizza. Una soluzione potrebbe essere quella dell’utilizzo della robotica. Soprattutto in ambienti pericolosi o particolarmente ardui. Anche l’uso dei droni, favorirà l’opera degli agricoltori. Le nuove tecnologie, le app consultabili senza essere sul campo, agevoleranno gli operatori, accorciando i tempi operativi.”robot in agricoltura

Consumi premiano l’italianità

I consumi in generale nella GDO, grande distribuzione organizzata, stanno premiando i discount, a soffrire sono gli ipermercati.” Dichiara il Direttore commerciale SAIT Pierluigi Stopelli. “La crescita dei consumi nel 2018 ha un andamento ondivago, non prevedibile. Le grandi marche hanno smesso di crescere a vantaggio delle piccole e micro-produzioni locali. Il mercato cerca i piccoli produttori ancorati al territorio, e soprattutto Made in Italy.

 Crescono i prodotti pronti e l’ortofrutta confezionata. Due dati ad esempio insalate V° gamma + 44%, frutti di bosco +21%. E’ altissima l’attenzione alla salute nel suo concetto più esteso. Salito al 1° posto nelle scala dei valori degli italiani. La ricerca e la difesa del prodotto nazionale influenza le scelte di consumatori. Tutto ciò che riguarda l’italianità di un prodotto ne segna il valore. Gli stili di vita con accezione salutare, funzionano. Tutto ciò che è poco zuccherato o comunque limitato in qualcosa (senza grassi, senza glutine, senza qualcosa) ha successo. 

supermercato eticità contadino

Bio, integrale , sostenibile, etico, certificato, sono aggettivi che attraggono il consumatore. L’uso di queste definizioni genere un aumento dei consumi dell’8,5%. La polarizzazione dei consumi prosegue nella sua divaricazione. I prodotti premium vedono un aumento del 50%, mentre il low cost segna un +70%. A soffrire ovviamente è la fascia media dove il prezzo diventa un fattore competitivo molto importante.”

Un paese pessimista che sogna il benessere

E’ un paese stanco, pessimista, sfibrato con una povertà confermata.” Così introduce il suo commento Dario Guidi direttore del mensile Coop “Consumatori”. “Il ceto medio scende dal 70% al 40% della popolazione. Di questo 40% oltre la metà (54%) si sente in ribasso, mentre il 60% di loro teme di perdere il lavoro. Le disuguaglianze sociali aumentano, ma nonostante questo sono molto forti alcuni temi. Sostenibilità, salute e benessere sono molto importanti, anche la vacanza è un elemento che contribuisce a questa sensazione di benessere. drone eticità contadino CIA

Secondo il rapporto coop il 20% dei consultati sono indifferenti al valore del cibo. Il 33% si dichiara tradizionalista, poco incline ai cambiamenti, mentre il 12% è interessato al solo cibo low cost, a prezzo basso. Si è creata un secolarizzazione delle sette alimentari. Non solo perseverano nella loro dieta, ma non tollerano chi pratica cose diverse. Una piccola guerra tra bande di vegani, vegetariani, semi-vegetariani, ovo-vegetariani, verduriani, fruttariani, respiriani, ecc.. Nonostante questo settarismo di nicchia, per quanto il riguarda il futuro pare che si stia cercando di raggiungere un equilibrio”.

 Ho.re.ca  ed e-commerce per i prodotti di nicchia

“Relegare tutta l’attenzione ai consumi nei negozi potrebbe rilevarsi errato”. Esordisce Emanuela Corradini di Oficina d’impresa. “Tutto il canale ho.re.ca  presenta dati e margini interessanti. I cibi pronti da ritirare in ristoranti o nelle strutture take away stanno avendo quantità interessanti. Da tenere in considerazione anche l’e-commerce, che svolge un lavoro importante per i prodotti di nicchia più difficili da rintracciare. Il piccolo e autentico esercita sempre una forte attrazione. La difficoltà più grande per le piccole o grandi imprese agricole è saper gestire l’omni-canalità. Cioè essere presenti su più canali contemporaneamente, ognuno con le sue esigenze, necessità e tempistiche.”

Corradini+Guidi CIA
Emanuela Corradini, Oficina d’impresa, Dario Guidi, magazine Coop Consumatori