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L’era dell’ebollizione globale è arrivata

era dell'ebollizione

Gutierres il capo delle Nazioni Unite lo ha dichiarato in una conferenza stampa

Non è una voce nel deserto ma una sollecitazione a prendere in considerazione il cambiamento climatico, seriamente. Luglio sarà il mese più caldo mai registrato ed è davvero tempo di dare il via a tutte le azioni possibili per limitare gli incrementi di temperature. L’era dell’ebollizione globale è arrivata

Non è un lusso

Intervenire per proteggere il pianeta non è più un lusso ma una necessità. Fermarsi a riflettere non ha senso, è tempo di agire, siamo entrati in una nuova era, dopo il riscaldamento globale ora inizia quella dell’ebollizione globale. Le cose stanno correndo troppo in fretta, i segnali sono spaventosi e non è tempo di cincischiare. Per mantenere l’incremento delle temperature entro 1,5 celsius occorre un impegno immediato.

Temperature oltre i limiti

Le registrazioni delle temperature effettuate da WMO parlano chiaro, il mese di luglio ha battuto ogni record precedente da quando esistono le misurazioni. Colpevoli già noti i consumi di combustibili di origine fossile. Eppure gli investimenti delle banche sono ancora in quella direzione, una via verso il tracollo, verso il baratro. Gli investimenti nell’energia green sono assai minori e non è una notizia di cui essere fieri.

PNNR usato in modo deludente

Il Governo italiano ha scelto di rimandare i progetti per ottenere finanziamenti tramite PNNR proprio nel settore che maggiormente ne ha necessità. Il denaro che avrebbe dovuto supportare le azioni più interessanti per evitare il cambiamento climatico sono stati cassati o rimandati. Una scelta sbagliata che fa immaginare una mancanza di vision.

Tutte le aree più antropizzate a rischio

Le aree dove sono più presenti le attività dell’uomo sono quelle a maggior rischio. Per Nord America, dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa, salvo rare eccezioni è un’estate terribile. Temperature altissime che rendono l’aria irrespirabile, a cui si associano incendi (Canada, Grecia, Italia) di grande portata. L’intero pianeta soffre ma c’è chi ancora per incapacità di comprendere continua a fare spallucce.

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Stampa non allineata

Anche la stampa non è allineata nel sottolineare il problema, ci sono testate che negano il riscaldamento climatico. Si limitano a scrivere che “in estate è sempre stato caldo”, probabilmente al fresco dei loro uffici con condizionatori. Un errore fondamentale che regala voce ai negazionismi reazionari a qualunque intervento che modifichi il loro stile di vita. La colpa di questo innalzamento delle temperature è degli umani, se non ce ne rendiamo conto ci avviamo al disastro. 

È l’inquinamento a fare da velo

È proprio l’inquinamento antropico a fare sì che la luce del sole venga intrappolata e si crei l’effetto serra. Effetti già segnalati e previsti dagli scienziati, già da molti anni, che sono però stati ignorati, o rinviati ad altri tempi. Però c’è una nuova variabile, la velocità. I fenomeni stanno aumentando di ritmo, e fanno immaginare un punto di non ritorno come molto più vicino. é tempo che la politica e i governi prendano decisioni impopolari ma vitali. Chi oserà farlo senza pensare ai voti dei propri elettori o ai sovvenzionanti dati ai partiti dagli investitori che hanno a cuore i combustibili fossili?

Impossibile arrestarlo

No, non è possibile arrestarlo, chi dice che il fenomeno si può facilmente arrestare, mente. Si può rallentarlo e restare entro il limite di 1,5 ° ma serve agire ora. Servono mentalità nuove, in grado di comprendere l’entità del problema, per uscire dal proprio orticello e pensare in chiave planetaria. L’era dell’ebollizione globale è arrivata

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Credits: Pixabay

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L'era dell'ebollizione globale è arrivata la velocità con cui fenomeni climatici si avverano spaventa e rende necessari interventi immediati
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