Ha anticipato i tempi in talmente tante cose che a lui tutto era perdonato
Si parla spesso di Leonardo per il suo estro, l’inventiva, la capacità di precorrere i tempi. Ora, a 500 anni della morte, si susseguono le mostre, i tributi, gli omaggi alla sua unicità e alla sua capacità di stupire. La sintesi perfetta potrebbe essere Leonardo rock-star geniale e anticipatore unico. Molti ricordano di lui il tratto più facile, il mancinismo, inviso alla chiesa perché utilizza la mano del demonio. Eppure Leonardo, accusato di omosessualità, attraversò il suo tempo senza subire ostracismi. Il suo segreto era nell’abilità di comunicare, nella dolcezza con la quale sapeva rapportarsi quasi con tutti.
Nonostante le origini umili
Nonostante le origini umili, figlio di una servetta amante del notaio del paese, Leonardo ebbe un’infanzia fortunata. Il nonno lo fece istruire a casa anche se era uno studente umorale e discontinuo. Non era possibile fargli terminare nulla perché era sempre attratto da qualcosa di nuovo. Questo tratto del suo carattere e la sua imprevedibilità furono la base su cui costruì la sua smania di analizzare tutto. Voleva andare a fondo a comprendere le cose, ma appena le aveva esaminate già iniziava un’altra esplorazione
A bottega da Andrea del Verrocchio per diventare rock-star del suo tempo
La storia si mescola alla leggenda, l’Andrea del Verrocchio si sarebbe convinto delle sue qualità vedendo alcuni disegni fatti quando ancora Leonardo non aveva 10 anni. In ogni caso imparò molto e sviluppò le arti grafiche e meccaniche in quella bottega. Il disegno, ma anche la pittura, la scultura, meccanica, ingegneria, architettura, fusione, fecero parte dei suoi studi. Leonardo era molto bello da giovane, era un eccellente suonatore di liuto e gran barzellettiere. Amava intrattenere e portò buonumore nelle corti dov’era invitato proprio per la sua brillantezza. Era una sorta di rock-star, il dj di grido in grado di dettare i ritmi di una festa.
Fine eloquio gran conversatore
Ero dotato di un fine eloquio, poteva discorrere di qualsiasi argomento. Al suo estro pazzoide erano affidate le costruzioni di scenografie per gli spettacoli di corte. Esperimentò ogni tipo di astruserie meccaniche e idrauliche per stupire i commensali e gli anfitrioni. Magnifico precoce pittore – tanto da iniziare a lavorare in proprio già da giovanissimo -appena ventenne. Discontinuo anche in questo campo, lavorava a singhiozzo, alternando l’attività pittorica a mille altre attività. Sono un elenco infinito le opere iniziate e lasciate incomplete a diversi stadi. Costruzioni militari, scultura e opere idrauliche alternate a studi di cartografia, geometria, matematica, astronomia. In ognuno di questi campi lasciò il segno.
Stravagante Omosessuale a Milano
Venne denunciato due volte per sodomia assieme a altre persone tra cui un notabile. Data la fama di costui i processi vennero entrambi cancellati. Non ci sono segnalazioni di altre denunce successive. Inviato da Lorenzo il Magnifico a Milano per portare un omaggio a Ludovico il Moro, Leonardo si presento con una lira in argento. Tra tutti i musicisti convenuti per suonare la lira, Leonardo riuscì a stupire per la sua bravura e vinse il concorso. A Milano diede prova del suo estro scanzonato con un vestito rosa che non passava inosservato. Portò con se tre garzoni tra i quali il Salaì, probabilmente il suo amante.
Mille progetti legati a Ludovico il Moro
A Milano Leonardo diede vita a mille progetti tra i quali il celebre, enorme, monumento funebre. Mai realizzato perché al momento di andare in fusione scoppiò la guerra coi francesi e il bronzo serviva per i cannoni. In quegli anni realizzò il Cenacolo, un affresco che lo portò a frequentare quel convento migliaia di volte. Come sempre insoddisfatto del suo lavoro, Leonardo piantava in asso le sue attività e correva a dare due colpi di pennello a una delle figure per poi fuggirsene di nuovo. Irrequieto quasi schizofrenico nei momenti creativi, sapeva astrarsi completamente. Era di animo dolce e sapeva accattivarsi chiunque.
Via da Milano per frequentare le corti europee
Con Milano occupata dai francesi Leonardo cominciò a girare come una trottola fermandosi pochi mesi a Mantova, Venezia, Roma, Tivoli per tornare a Firenze. Non restò a lungo, ma ovunque lasciò tracce del suo passaggio con dipinti o opere edilizie e idrauliche. Assunto da Cesare Borgia fece un numero formidabile di studi sulle difese, sulle armi, fino ad inventare una nuova polvere da sparo. Lavorò come spia, analizzando le fortezze e i castelli dei nemici del Borgia. Studiò il volo degli uccelli per inventare armi in grado di attaccare il nemico dall’aria e altrettanto fece per attacchi subacquei.
Le discordie con Michelangelo
Non ci sono segni storici evidenti, eppure da molti particolari si comprende che Leonardo soffriva la competizione con Bonarroti. Più giovane di lui di 23 anni e con un grande seguito. Ebbero la sorte di lavorare schiena a schiena nella realizzazione di due immensi dipinti in Palazzo Vecchio. Leonardo, che voleva affrettare i tempi, cercò di utilizzare la tecnica dell’encausto ovvero asciugare i colori rapidamente con grandi bracieri. La parete era troppo grande e fu un completo insuccesso, tanto che abbandonò l’opera. Nella sua smania di provare nuove tecniche Leonardo aveva già “rovinato” l’ultima cena a Milano, ma quello era il suo carattere. Sempre due passi avanti a tutti, nella ricerca.
L’anatomia lo fece fuggire da Roma
Nelle sue peripezie giunse a Roma dove effettuò notevoli studi tra i quali quelli d’anatomia. Lo studio dei cadaveri era proibito, una denuncia anonima lo costrinse a fuggire. Andò in Francia ad Amboise, ricevette un appannaggio da Francesco I e potè dedicarsi alla sue ricerche. Una trombosi cerebrale gli bloccò la mano destra e questo probabilmente segnò la fine della sua arte pittorica. Continuò a rallegrare le feste con allestimenti curiosi, con automi e altre diavolerie meccaniche.
Matematico e scienziato moderno
Matematico e scienziato moderno rifuggì da stregonerie e negromanzia. Pretese che tutto fosse dimostrato matematicamente e pose la scienza al primo posto nella comprensione delle cose. Fu un attento geologo, studioso dei fossili, astronomo e studioso degli astri. Pose il sole al centro del suo sistema con oltre un secolo d’anticipo. In botanica studiò le foglie e i fiiori e formulò una sorta di legge del Fibonacci con 3 secoli d’anticipo. In anatomia cercò di comprendere la funzionalità dei corpi. Per questo si servi per primo di quello che oggi viene chiamato il disegno esploso, la rappresentazione di ogni singola parte allontanata dal contesto. Celebri le sue macchine volanti con cui sognava di poter solcare i cieli.
Ateo, agnostico, vegetariano e gran burlone
Leonardo era ateo, anche se ai suoi tempi sarebbe risultato eretico, preferì rappresentarsi come agnostico, più attratto dall’aspetto filosofico che da quello della fede. Era pressoché vegetariano perché troppo amante degli animali che studiò tutta la vita e dei quali si nutriva malvolentieri. Era un gran burlone e amava i giochi di parole, i calembour, gli anagrammi, gli enigmi. Per questa sua abilità a risolvere indovinelli ed enigmi venne accusato di essere uno stregone. Mentre in realtà aborriva tutto ciò che aveva a che fare con magia e stregoneria. Leonardo rock-star geniale e anticipatore unico.

