Scienziati in allarme per l’allargamento delle aree dove riescono a crescere i vegetali.
L’Himalaya con le sue vette protese verso il cielo, funziona come termometro dei cambiamenti in atto. Un ecosistema fragilissimo che mostra preoccupanti segnali di variazioni. È sempre più spostato verso l’alto il limite in cui la vegetazione riesce a crescere. L’area al di sotto delle nevi perenni è sempre più verde. Muschio, erba e piccoli arbusti riescono ad attecchire dove sino a poco tempo fa non c’era nulla. Le sorti del mondo legate a un ciuffo d’erba sull’Himalaya
Aree altissime
Per le difficoltà di raggiungerle, queste aree che confinano con i ghiacciai sono stati poco studiate. Tanto che le osservazioni più accurate sono avvenute grazie alle immagini satellitari. Ognuna delle fasce di vegetazione ha mostrato significativi cambiamenti. I più macroscopici nella fascia tra i 5.000 e i 5.500 metri sul livello del mare. Manca una rilevazione accurata delle temperature in loco, ma l’idea che si sono fatti i gli scienziati è che l’aumento delle temperature sia alla causa del mutamento.
Sembra una notizia positiva
Più verde potrebbe sembrare una notizia positiva, in realtà è estremamente negativa. È ilo sintomo che i ghiacciai stanno riducendo le loro superfici. Il fenomeno che al momento sembra di piccola entità potrebbe prendere velocità apportando sconvolgimenti enormi in aree molto popolose. I fiumi più grandi si alimentano dai ghiacciai himalayani. Dal flusso delle loro acque dipendono i rifornimenti idrici e alimentari di 1,5 miliardi di persone. Facile comprendere come fabbisogno idrico e alimentare e relativo aumento delle malattie porterebbe a situazioni disastrose.
Laghi effimeri
Lo scioglimento dei ghiacciai ha mutato l’orografia locale, si sono in pochi decenni, formati dei laghi naturali. Queste acque sono trattenute da dighe moreniche di materiali instabili che possono crollare e provocare inondazioni nelle vallate. Il ciclo delle acque viene condizionato dalla vegetazione. I ricercatori ritengono che siano necessari ulteriori studi in loco per comprendere meglio la situazione. Le mappe satellitari non sono sufficienti per individuare le evoluzioni che le variazioni climatiche possono apportare. Ovunque ci siano piante che crescono, cambia il modo in cui il ciclo dell’acqua si comporta in quelle zone.
Due possibili variabili
Sono due le varianti di pensiero dei tecnici. La vegetazione potrebbe assorbire più freddo dal terreno e velocizzare lo scioglimento delle nevi, oppure al contrario, raccogliere l’umidità, regolando il rilascio delle acque. Possono sembrare informazioni poco importanti ma da queste variazioni possono dipendere le sorti di un quinto della popolazione mondiale. Immaginate cosa accadrebbe se i territori in cui risiedono diventassero inospitali o non in grado di sostenere i loro fabbisogni alimentari. Inizierebbe un processo di migrazioni che sconvolgerebbe ogni equilibrio politico. Le sorti del mondo legate a un ciuffo d’erba sull’Himalaya.
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