I talebani salutati come salvatori della patria avevano fatto promesse che sono state smentite dai fatti
Hanno atteso che la polvere si posasse, prima di intraprendere le azioni che stanno danneggiando irreparabilmente il paese. Appena l’attenzione è scemata, si sono rimangiati la promessa di garantire l’istruzione, anche alle studentesse. La cosa più raccapricciante è che il dietro front è avvenuto il mattino stesso, in cui le ragazze sono rientrate a scuola. La situazione è rapidamente degenerata, ed è ritornato il clima di terrore che in molti temevano. Ma l’attenzione dei media ora, è tutta rivolta al conflitto russo-ucraino. Le ragazze Afghane hanno diritto di tornare a scuola
Insegnanti in prima linea
Per garantire un minimo d’istruzione, gli e le insegnanti si sono organizzati in scuole private. Le scuole per le ragazze, vengono ospitate in case offerte da privati e restano segrete. Ma i talebani non demordono, effettuano rastrellamenti, chiudono le classi private e arrestano gli insegnanti. Vogliono togliere anche quella minima speranza. Al momento, le uniche studentesse abbastanza al sicuro, sono quelle che risiedono nelle aree rurali, meno controllate.
Gesti d’amore degli insegnanti
Gli insegnanti compiono quotidiani gesti d’amore per formare le classi, e dare l’opportunità di studiare alla parte femminile del paese. Gli sforzi per sostenere l’economia afgana, s’infrangono sulle scelte repressive dei talebani. L’arroganza dei maschi al potere è tale che, molti dei servizi non vengono finanziati. Salute e istruzione rappresentano quasi il 75% della spesa pubblica, perciò tagliare gli stipendi degli insegnanti, è sembrata la soluzione più rapida per risparmiare. Eliminare la possibilità di educare le donne afghane, però, avrà una conseguenza tremenda, toglierà futuro al paese. Le bambine afghane per potersi salvare dai matrimoni in età acerba, devono poter accedere all’istruzione. Relegarle nell’ignoranza per dominarle ancora più facilmente, sembra il vero obiettivo dei politici talebani. Ma con la loro verginità e la loro innocenza, se ne andrà anche la capacità di far cambiare il paese.
Nuovi governanti e vecchia guardia
All’apparenza i talebani avrebbero dovuto governare con figure nuove, in realtà al potere è rimasta la vecchia guardia. Formata solamente da maschi pashtun, delle aree del sud, e con un’invadente guida di religiosi intransigenti. Lo stesso ministro dell’istruzione, è profondamente contrario alla formazione scolastica. La crisi economica morde, e gli aiuti internazionali non riescono a far decollare il paese. È probabile un ennesimo default. Le poche risorse e attività che erano destinate ad essere lo schema portante, sembrano avviate al tracollo.
Aiuti concessi con ricatto
I paesi occidentali stanno riducendo gli aiuti, per influenzare il governo afghano. Le promesse disattese di riformare il sistema sanitario, costruire ospedali e rilanciare le scuole, sono abortite. Verranno finanziati con gli aiuti, solo i progetti che vadano in quella direzione. La richiesta di aiuti passa per il pagamento degli stipendi agli insegnanti, e alla formazione di nuove classi. Questo però non punisce solo i talebani, ma tutti coloro che sono più vulnerabili. La povertà è diffusissima ed il cibo scarseggia, mentre abbonda la corruzione. Il paese è allo sbando, dopo l’abbandono repertino degli eserciti occidentali, e non sembra in grado di riaversi. Le ragazze Afghane hanno diritto di tornare a scuola
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