La causa sarebbe l’inquinamento provocato dalle attività dell’uomo
Le foreste dell’area siberiana vicino al Polo Nord non ricevono sufficienti radiazioni solari. A farne le spese sono gli alberi che hanno una crescita molto rallentata e in molti casi muoiono. Nell’area ci sono miniere e fonderie che non sono propriamente corrette nelle loro emissioni. Le particelle rilasciate in atmosfera si comportano come le ceneri vulcaniche. Assorbono energia e non lasciano che i raggi solari arrivino a sufficienza a terra. Le foreste della cintura boreale stanno scomparendo
Uno studio centenario
Sono stati misurate le emissioni e la crescita delle piante nel corso di un secolo. L’inquinamento atmosferico è aumentato a dismisura a partire dagli anni 50 del secolo scorso. Le attività umane hanno provocato quello che viene chiamato l’oscuramento artico. L’area più colpita è quella attorno a Norilsk, una delle città più a nord del pianeta, nota come la città più inquinata della Siberia. Un fenomeno che però preoccupa perché coinvolge anche la cintura delle foreste nordiche canadesi che subiscono la stessa influenza negativa.
Si allarga la zona
La zona in cui le foreste sono state colpite da questo fenomeno si è allargata, superando i 100 chilometri dall’area di Norilsk. Aggiungete anche la sciagura degli incendi che si ripetono ad ogni anno ed avrete un’idea della portata del disastro. La sconfortante lettura degli anelli di moltissimi alberi ha mostrato come la crisi delle foreste sia iniziata negli anni ’60, un decennio dopo l’inizio delle massicce attività minerarie. Le concentrazioni di inquinanti hanno intaccato anche la Siberia più a est e tutta la zona artica.
Una foresta sensibile
Gli studiosi sono rimasti sorpresi della vastità del problema e temono che le conseguenze possano essere peggiori del previsto. Se le aree come le foreste boreali o quelle pluviali, ritenuti i polmoni del mondo, sono distrutte dagli incendi e dalla cattiva gestione delle risorse, il rischio è enorme per tutto il pianeta. Gli ecosistemi coinvolti sono già compromessi. Mentre in tutto il pianeta si cerca di piantare alberi in questo caso nulla è stato attivato per fermare il riscaldamento globale.
Crescita rallentata
Il rischio è che anche se si intervenisse immediatamente con una messa a dimora di enormi quantità di essenze, questi potrebbero avere problemi ad attecchire. La loro crescita sarebbe rallentata e quella zona potrebbe non essere mai in grado di sanare la ferita inferta. Sono aree vulnerabili che necessitano di maggiore cura e minori interventi da parte delle attività umane. Riusciranno a ricostituirsi quei boschi? Un quesito che interessa non solo gli studiosi e i siberiani, ma tutto il pianeta. Le foreste della cintura boreale stanno scomparendo
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