Le imbarazzanti false verità propagandate
Molte delle cose che pensiamo, sentiamo raccontare o leggiamo nelle riviste sull’alimentazione, sono fondamentalmente sbagliate. Alcune con palesi intenzioni pubblicitarie per supportare certi regimi alimentari.Progetti editoriali che dovrebbero convincerci a cambiare le nostre abitudini. Altre sono semplicemente vecchi retaggi che è giusto smontare pezzo per pezzo.
La paura che l’olio, specie se vegetale ed extravergine, come oliva o avocado, possa farci ingrassare è completamente infondata. Anzi un ragionevole consumo di grassi è necessario, apporta ottimi elementi nutritivi, e non interferisce con il nostro peso. Ovviamente occorre invece limitare i grassi idrogenati, e molti di quelli addizionati, in gran parte dei prodotti in vendita di provenienza industriale. Cercate di portare con voi gli occhiali mentre fate la spesa, gli ingredienti sono scritti con un carattere molto piccolo. Bisogna saper leggere bene le etichette, per evitare di acquistare prodotti di scarsa qualità.
Mangiare velocemente senza sedersi
Un altro mito da abbattere a cannonate è quello che mangiare poco, in modo veloce, magari senza sedersi, possa evitare di prendere peso. Meccanicamente potrebbe avere qualche minima giustificazione, ma il vostro apparato digerente non vi perdonerà mai se lo attuate. Il vostro metabolismo impazzirà ed imparerà ad immagazzinare il poco o pochissimo che gli darete, fino all’ultima stilla. Quindi smettete di mangiare quel triste piccolo trancio di pizza o un toast, in piedi, convinti che starete benissimo, e perderete peso. Regalatevi un pasto leggero, un primo, o un secondo o una macedonia di frutta. Consumate comodamente seduti, meglio se senza stress da lavoro, o senza smartphone acceso sui social a farvi aumentare l’acidità.
Rilassatevi e mangiate con calma.
La cottura, soprattutto delle carni, oltre i 200 gradi è pericolosa, cercate di evitare cotture veloci a fiamma troppo alta, arrosti in forno, e grigliate. Specie con carni con molte parti grasse, la parte che sfrigola, produce fumi poco salutari, possono portare al cancro al colon. Le cotture lente come i brasati, o a vapore o quelle in forno a 100 gradi sono consigliabili. Vi mancherà la crosticina croccante, ma ne guadagnerete in salute. Le verdure, la frutta e le uova sono esenti da questi effetti negativi.
Ovviamente i fritti se effettuati a temperature troppo alte rientrano appieno nelle tipologie più pericolose. Meglio non abbondare, anche se sono una delle più grandi tentazioni della tavola. Limitatevi a non più di una volta a settimana e cercate di utilizzare oli appositi con un’alta temperatura di fumo.
Frutta e verdura ma con moderazione
Frutta e verdura, ottimi per tutti, anche se ci sono dei limiti anche in questo caso. Se avete problemi intestinali molte verdure possono risultare deleterie e portare a coliti. In tutti gli altri casi la regola delle 5 unità al giorno (differenti frutta e verdure in 5 piccoli pasti) è sempre validissima. Anche la frutta deve essere in alcuni casi controllata. Fatte salve le allergie, se avete predisposizione familiare al diabete evitate di eccedere in banane, fragole, fichi, uva, cachi e ciliegie.
Crudismo e altre suggestioni
Crudismo, vero regime alimentare o moda creata da Instagram? Nel frattempo che decidete come rispondere, fate attenzione a cosa mangiate e a come lo mangiate. Molti hanno preso la moda del raw food come un’alimentazione per tutti e hanno iniziato a praticarla di punto in bianco, trovandosi scompensati. E’ un percorso da attuare lentamente e gradualmente. Negli USA il crudismo è esploso grazie a molte pubblicazioni, ma altrettanto rapidamente sta scemando. Si è rivelato una bolla di sapone. Dopo che alcuni scandalucci hanno svelato che qualcuna delle guru (tutte ex modelle bellissime molto fotogeniche) s’è trovata a perdere capelli e con inattesi gonfiori. Alcune sostanze nocive che vengono eliminate con la cottura, sono ancora ben presenti se consumate gli stessi ingredienti a crudo. Non esagerate con le mode che vi promettono effetti miracolosi, la storia delle diete è piena di esempi negativi.
Per terminare le diete con carenza e assenza di glutine. Ne soffre meno dell’1% della popolazione mondiale, ma i prodotti presenti sullo scaffale si stanno moltiplicando. Ovviamente con prezzi nettamente superiori ai prodotti similari ma non gluten free. Anche in questo caso si è sviluppata una sorta di moda, e i produttori si sono lanciati su nuove gamme di prodotti. Molti consumano questi prodotti convinti che il glutine li faccia ingrassare. Meglio anche in questo caso controllare le etichette. Per accorgersi che molti prodotti gluten free sono più ricchi di grassi, non sempre nobili, e quindi hanno l’effetto opposto a quello desiderato.

