Enogastronomia, Viaggi

Le donne vittime di violenza si mettono a cucinare

vittime violenza diventano cuoche combattenti

Le Cuoche Combattenti hanno messo in pratica la loro esperienza per creare un progetto sociale di riscatto.

Sono donne che hanno subito soprusi e violenze quelle che si sono riunite per dare vita a un progetto impegnativo e solidale. Hanno creato la Bottega delle Cuoche Combattenti. Donne che resistono e che non si sono fatte piegare. Producono golosità gastronomiche che possono garantire loro un futuro. Nicoletta Cosentino ha dato il via all’attività culinaria ed ora l’azienda può crescere. Le donne vittime di violenza si mettono a cucinare

A Palermo la voglia di farsi conoscere

Hanno aperto la loro bottega nel cuore del capoluogo siciliano, in Piazza Generale Cascino. Il progetto è finanziato grazie al microcredito ha avuto inizio grazie ad una ragazza che ha subito violenza. Con l’aiuto del centro anti-violenza Le Onde ha partecipato ad un corso di formazione culinaria. La voglia di riscattare la vita precedente ha fatto sorgere questa piccola impresa che possa creare indipendenza. Il progetto mette in primo piano anche la necessità di fare informazione, unendo le forze di donne che avevano subito maltrattamenti.

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Ognuna ha portato la propria storia

Ognuna delle donne coinvolte nella Bottega delle Cuoche Combattenti ha portato la propria storia. Il passato negativo è diventato lo strumento da cui partire per imporre la propria libertà ed indipendenza economica. Il logo della bottega è molto chiaro, è una mano che stringe saldamente un mattarello, pronta a lavorare, ma anche a difendersi. Questa nuova energia serve anche ad abbattere quel clima omertoso che impedisce di denunciare chi esercita quei soprusi. La cucina, spesso identificata come il luogo in cui le violenze vengono praticate, diventa il simbolo della ripartenza.

Si parte dalla tradizione

Le ricette con cui vengono confezionate le ghiottonerie partono dalle ricette locali tradizionali. Anche le materie prime sono siciliane. Confetture , pesto, mandorle pralinate, profumati prodotti da forno, muffin e dolcetti, accolgono i visitatori. Ogni prodotto porta con se il simbolo delle battaglie che hanno caratterizzato le Donne Combattenti. In etichetta ci sono slogan che parlano di diritti e smontano vecchi luoghi comuni come “Senza paura sei molto più bella. Oppure “Meriti un amore felice”; “Sei bella così, con tutta la tua ciccia”; “Chi ti ama ti lascia libera”.

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Prodotti venduti anche in altri punti

Ora che il laboratorio è stato aggiornato ed ingrandito, la produzione ha preso slancio. Tanto che i prodotti ora sono commercializzati anche in altri punti vendita. Prossimo passaggio una rete di vendita nazionale che permetta di consegnare in tutta Italia. Nel laboratorio sono presenti altre tre ragazze tirocinanti, con la prospettiva di ingrandire ancora l’attività. Cuoche e Donne Combattenti pronte a darsi da fare per il piacere del nostro palato. Le donne vittime di violenza si mettono a cucinare

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Credits: cuoche combattenti

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Le donne vittime di violenza si mettono a cucinare un laboratorio che prepara ghiottonerie con ricette e materie prime locali usato come leva di riscatto
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