Un buon esempio di sostenibilità messo in atto da due dei brand più celebri del settore, Nespresso e illy
Un’alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio, utilizzate per il caffè. Sposa le esigenze dell’economia circolare, per regalare nuova vita alle capsule di alluminio. Un metallo prezioso proprio per la sua facile riciclabilità, che lo rende adatto al riuso quasi all’infinito. Nespresso e illycaffè hanno deciso di unire le loro forze per dare un esempio virtuoso di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo è rendere più semplice ai consumatori italiana la raccolta dei contenitori in alluminio destinati ad espressi e cappuccini. Le capsule del caffè si possono riciclare
140 punti di raccolta
Le capsule esauste ora possono essere riportate nei punti vendita brandizzati di Nespresso e Illy. Oltre ai punti vendita delle due aziende, molte altre isole ecologiche convenzionate si associano al progetto. Sono così 140 i punti di raccolta abilitati. Nespresso aveva già iniziato un decennio fa la raccolta nei suoi punti vendita, ma con l’adesione di Illy, il progetto prende ancor più consistenza e può divenire esempio per altre aziende. L’alluminio è una risorsa che è corretto rendere disponibile con l’economia circolare.
Tante sigle di riutilizzatori
L’alleanza utilizza alcune aziende di riutilizzo come Cial (Consorzio imballaggi in alluminio), Utilitalia (Federazione servizi pubblici per l’ambiente) e Cic, Consorzio italiano compostatori. Unendo le forze di entrambe le aziende il servizio diventa molto più fruibile dai consumatori. Il riciclo diventa sempre più importante e la maggiore attenzione porta ad alzare il livello di attenzione. Ogni forma di riuso contribuisce al benessere del pianeta e salvaguardia l’ecosistema. Il caffè resta un piacere insostituibile, è corretto che ognuno, dopo averne goduto, collabori per evitare di inquinare e produrre residui. I consumatori ora hanno luoghi ben definiti dove riconsegnare le loro capsule di alluminio.
Separati residui di caffè e alluminio
Dopo essere state ritirate settimanalmente le capsule vengono inviate a centri di trattamento. Le capsule d’alluminio vengono inviate alle fonderie per il loro riuso, i residui di caffè vengono utilizzati per diverse esperienze. Compost, terriccio o altri progetti che di volta in volta prendono vita dagli oltre 40 impianti in grado di svolgere la separazione. L’obiettivo è raggiungere 1.500 tonnellate di capsule esauste in alluminio entro la fine del 2021. Questo permetterà il riuso di oltre 100 tonnellate di alluminio. Il progetto prevede un incremento del 5% per il 2022. Entrambe le società rinunciano agli eventuali profitti derivanti dalle operazioni di ricircolo.
Ridurre l’impatto
Ridurre l’impatto ambientale è il mantra che entrambi le aziende si sono poste. Anche l’impronta carbonica e l’impatto zero sono tra gli obiettivi che si sono poste. Altre iniziative a sostegno del patrimonio culturale, artistico e sociale italiano si intrecciano col desiderio di supportare un futuro sostenibile. Il miglioramento del consumo delle risorse del pianeta per ridurre le emissioni lungo tutta la filiera è un punto fermo per entrambe. L’eticità del progetto, viene supportata dall’impegno per la tutela dell’ambiente e del territorio, della sostenibilità e dai rapporti coi dipendenti. L’economia circolare ha nuovi importanti attori che possono fare da esempio a molte altre aziende. Le capsule del caffè si possono riciclare
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