Un’azione poco nota nell’equilibrare gli ecosistemi, eppure così importante
I prati di alghe che tappezzano le aree costiere dove le acque sono poco profonde, svolgono un’attività importantissima di cui raramente ci si rende conto. Filtrano l’acqua, rendendola più trasparente, trattenendo le sostanze chimiche inquinanti. Le loro radici trattengono i sedimenti dei fondali marini. Le foglie diventano una nursery formidabile, dove miliardi di pesci, molluschi, crostacei riescono a crescere fino alla maturità. Le alghe inoltre rallentano le correnti e aiutano a proteggere le coste dalle tempeste. Ma hanno anche la formidabile capacità di ossigenare l’acqua trattenendo l’anidride carbonica ancorandola al fondo marino. Le alghe cantano e divorano anidride carbonica
Un percorso inverso
I biologi marini studiando le posidonie si sono accorti del percorso inverso che queste hanno sviluppato. Ovvero si sono trasferite dalla terraferma alle acque marine. Hanno conservato tutte le funzioni terrestri sviluppano foglie, radici, rizomi e fiori. Lasciano che i loro semi galleggianti si disperdano grazie alle correnti e popolino aree sempre maggiori. Si trovano nei fondi marini di tutto il pianeta tranne l’Antartide. Grazie a loro almeno il 20% delle specie ittiche che vengono pescate riesce a svilupparsi. Tra le sue foglie, i neonati trovano sostentamento e protezione trattenendo il plancton e i minuscoli crostacei alla base della catena alimentare. Sono anche il pascolo preferito dei sirenidi (dugonghi e lamantini) oltre a tartarughe marine, iguane ed uccelli acquatici.
Coralli e madrepore
Devono battere una concorrenza assai più colorata e vistosa come quella di coralli e madrepore. Il loro ondeggiare come un grande prato verde dai movimenti ipnotici, li rende poco appariscenti. Spesso sono basse, sotto al metro, anche se alcune specie possono arrivare ai 12 metri d’altezza. Però il brulicare di vita che li accompagna è enorme. Ed esistono da migliaia di anni, probabilmente sono gli esseri viventi più antichi, i prati di Posidonia del Mediterraneo probabilmente esistono da 200.000 anni. Con la loro azione trattengono il 18% dell’anidride carbonica, eppure occupano una superfice pari appena allo 0,1% dei fondali oceanici.
Sono in crisi
Come molti degli esseri viventi più importanti sono trascurate. Ogni anno perdono circa il 7% della loro area ogni anno, la stessa terribile percentuale che anche i coralli e le foreste pluviali subiscono. L’abuso di fertilizzanti è una delle cause principali a cui si unisce la pesca selvaggia a strascico che distrugge la catena alimentare. Altri interventi umani come gli ancoraggi, i dragaggi e il riscaldamento climatico che porta tempeste sempre più intense. La riduzione di queste praterie subacquee sta portando all’estinzione tartarughe, lamantini e dugonghi, mammiferi che sono unicamente erbivori. Pascolano in aree dove le acque sono basse e sono spesso vittime delle imbarcazioni a motore. Le posidonie, infatti, preferiscono acque basse, inferiori ai 3 metri di profondità.
Tentativi di ricostruirle
In alcune aree costiere statunitensi era facile incontrare enormi prati di alghe anguila. Distrutte un secolo fa da fortunali e incurie sono state ripiantate da alcuni biologi marini. L’esperimento ha avuto successo e si sono rigenerate, anche in alcune aree dove non avevano attecchito. Un buon esempio che speriamo altri vorranno seguire per ricreare le condizioni di partenza ed avere una nuova nursery ittica. Un buon esempio di ripristino è avvenuto in Danimarca. Ampliare le aree sarà un bene anche per tutto il pianeta. La diminuzione di CO2 è una leva importante per il benessere mondiale.
Un a sorpresa sonora
Uno studioso di alghe in Arabia saudita, sul mar Rosso, ha scoperto che non sono mute. Le Posidonia emettono in suono brillante che ricorda i carillon. Se si sfiorano le foglie o ci si sdraia su di loro si avverte un suono argentino. Sono le microscopiche bolle di ossigeno che le alghe producono e rilasciano nel mare. Un concerto di campanelline che ha un effetto calmante e rilassante. Forse il prossimo trattamento antistress ce lo forniranno i prati di alghe. Le alghe cantano e divorano anidride carbonica
Credits:PxHere

