Ridurre gli orari di lavoro per ridurre l’impronta carbonica
Di solito quando si parla di settimana breve od orari ridotti lo si fa per mettere in risalto il benessere dei lavoratori. Si pensa alla loro possibilità di spendere più tempo in famiglia, alla cura dei bambini, al tempo da dedicare agli hobbies e alla loro forma fisica. Ma c’è anche un modo diverso di pensare alle riduzioni d’orario quello di favorire la qualità della vita globale con la riduzione delle temperature del pianeta.
Lavorare meno per inquinare meno. Una provocazione?
Potrebbe sembrare solo una provocazione ed invece c’è qualcosa di reale in quest’affermazione. Già passare da un 7 su 7 o da un continuato, ad un 6 x 6 o ad una settimana breve, influenza il clima e il valore delle emissioni. Ora è possibile misurare qual’è il valore di ogni ora lavorata per ogni paese. Un valore che è molto differente a seconda del tipo di industrializzazione o di attenzione al clima.
Chi meno inquina, più lavora
I paesi che maggiormente si sono impegnati per favorire il rallentamento del riscaldamento climatico, hanno un’impronta carbonica inferiore. Paradossalmente sono le nazioni dove i lavoratori dovrebbero lavorare di più, perché i loro spostamenti e le loro emissioni non danneggiano il clima globale. Per fare un esempio un lavoratore inglese non dovrebbe lavorare più di nove ore a settimana, mentre uno svedese dovrebbe lavorarne 12. Per mantenere la temperatura globale entro il limite dei due gradi in più, si dovrebbe ricorrere ad una riduzione degli orari di lavoro assai radicale, forse troppo radicale.
Una vera impresa impossibile
E’ assai complicato immaginare come l’economia inglese potrebbe sopravvivere ad una simile limitazione sul lavoro. Tuttavia qualche cambiamento in quella direzione potrebbe essere utile. Uno studio del 2006 relativo agli USA aveva sottolineato come ad un decremento del solo 1% di ore lavorate corrispondesse un decremento delle emissioni dello 0,8% e che il consumo di energia potesse scendere fino al 20%. Una settimana di soli 4 giorni lavorativi taglierebbe l’emissione di gas serra del 16%. Ma da quest’orecchio l’amministrazione Trump è completamente sorda.
Non basta ridurre l’orario
Com’è ovvio ridurre l’orario non è sufficiente, c’è molto altro da fare. Il passaggio a energie rinnovabili e tutte le operazioni svolte per ridurre l’impronta carbonica potranno dare un valido contributo. Immaginare una settimana corta o cortissima è il sogno di molti. Rilancerebbe la sostenibilità e rilancerebbe un’economia che sappia trarre vantaggio da ogni occasione green . Lavorare meno per inquinare meno.

