I turisti Italiani e stranieri mettono in preventivo nelle loro vacanze una grande cifra per il cibo
Non è fame è amore
Controllando le somme di denaro che i nostri connazionali e gli stranieri destinano ai pasti, si può decisamente parlare di infatuazione. Ristoranti, trattorie, bistrot, agriturismi e pizzerie sono nella lista delle cose da fare e visitare come i musei o le spiagge. Anche il finger food e il cibo da strada ha una parte rilevante, nessun visitatore vuole rinunciare ad appagare il gusto, assieme a tutti gli altri sensi. È un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. La nostra ristorazione ha il compito di fare da vetrina e anteprima per far sospirare di piacere e ricordi i turisti. La tavola è sempre la maggiore attrazione Leggi tutto: La tavola è sempre la maggiore attrazione
Prenderli per la gola
Prenderli per la gola è decisamente il metodo migliore, sia per fidelizzarli, sia perché diventi necessario importare i nostri prodotti. I turisti nostrani o alieni viaggiano per visitare il nostro paese e per prendere quella sbandata fatale che il nostro cibo potrà dedicare loro. È un fiume di denaro che è giusto spalmare su tutti i locali dedicati alla ristorazione. Che siano furgoni da strada o ristoranti stellati. Mettere a disposizione ogni tipo di cibo, per appagare tutti i gusti, è un appeal formidabile.
Posizione dominante
L’Italia detiene una posizione dominante nel turismo gastronomico, confermato da ogni classifica mondiale. I nostri prodotti sono di alta qualità, nessun paese può vantare tante specialità nel settore food & beverage. Il nostro paese vanta una delle più evolute agricolture biologiche, esportiamo moltissimo in quel senso. Gli stranieri ci vedono come un faro per tutto ciò che riguarda l’alimentazione. Le tradizioni sono viste come gli archetipi a cui affidarsi, la dieta mediterranea resta un caposaldo del benessere percepito. La grande quantità di centenari invita ad adottare il nostro tipo di alimentazione.
I dolci delle feste
Confermata dal boom delle vendite dei dolci delle feste, nazionali, tradizionali, e regionali hanno fatto segnare numeri formidabili al nostro export. Anche i vini e la diffusione capillare delle bollicine italiane, ha fatto gridare al miracolo. I timori recessivi, si sono schiantati contro ordinativi eccellenti. Anche il souvenir di gusto è sempre più presente nei bagagli dei turisti. Questo incrementa il piacere di confermare ciò che di buono s’è gustato e fa aumentare il desiderio di ripetere l’esperienza. Il cibo è veramente l’apriscatole per una serie di ricordi e di memorie di momenti piacevoli.
Agro-alimentare leader
Il settore agro-alimentare è leader per la ripresa economica. L’albero della cuccagna va però coltivato a dovere. Non si possono commettere errori e lasciarsi sfuggire l’occasione di riconfermarsi campioni dell’alimentazione. Mantenere o incrementare la qualità del cibo e dei vini serviti è un “must”. Nessuna concessione a facili scorciatoie, i turisti arrivano e pretendono il meglio, in ogni gamma di prezzo. Bisogna essere all’altezza della domanda, fornire risposte corrette, senza “strangolare” la clientela immaginandola come il solito “pollo da spennare”.
Promozione e organizzazione
Difettiamo di capacità di promuovere la nostra “bontà e bellezza” ed è un vero peccato. Le nostre strutture non sono sempre adeguate, specie a causa della logistica che si scontra sulla conformazione del paese. Si possono fare migliorie per facilitare gli arrivi, treni, aerei ed autostrade hanno bisogno di certezze organizzative. Non possiamo essere contemporaneamente primi nella ristorazione e ultimi, o quasi, nei collegamenti. Essere “sgaruppati” può fare tanto esotico per alcuni, ma fornire un servizio più alla portata, aiuterebbe maggiormente. La tavola è sempre la maggiore attrazione
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