Un sorprendente estratto di ciò che avremmo trovato 100 milioni d’anni fa
Un collezionista di ambra ne ha acquistata una particolare in Myanmar. La trovava interessante perché inglobava molti insetti ed una chiocciola. Ciò che l’ha resa straordinaria era che questa chiocciola non era terrestre ma marina. Una piccolissima ammonite finita chissà come intrappolata nella resina prodotta dagli alberi. In soli 3 centimetri di diametro quest’ambra racconta molto più di una buona foto. La storia la fa l’ambra.
Cos’ha portato questi elementi marini a riva?
Il mistero di cos’abbia portato questi elementi marini ad essere intrappolati resta. Un paleontologo statunitense che è venuto in possesso dell’ambra ha formulato tre ipotesi. Gli animaletti erano già defunti e la risacca li ha portati a riva dove l’ambra è caduta da un albero inglobandoli. Oppure il vento le ha sbalzati fino a restare appiccicati nella resina. Terza ipotesi uno tsunami ha spazzato il mare portando il suo contenuto ad altezze utili per fermarne per sempre l’immagine.
Paleontologi al lavoro
Nel tentativo di scoprire ogni dettaglio l’ambra è stata studiata con molteplici microscopi, raggi X e TAC, ed ha confermato l’età degli ospiti. Circa 100 milioni di anni fa. Oltre ad ospitare il baby ammonite la resina custodisce anche un altro sorprendente reperto, un antenato delle meduse e delle piovre. L’eccezionale reperto rappresenta per gli studiosi una fantastica foto del Cretaceo.
Ambra custode della storia
Siamo abituati a ritrovamenti di ambre che hanno inglobato animali terrestri, alcune sono celebri e raffigurano scene come potremmo vederle ancora oggi. Molto celebre la “foto” di una vespa attaccata da un parassita o un millepiedi che sembra sospeso nel nulla. Questa particolarità la rende utile per gli studiosi e scienziati che possono ottenere molti elementi per le loro ricerche. Ovviamente l’ambra è tanto più preziosa quanto è unico l’elemento che riesce ad inglobare. La storia la fa l’ambra.

