Non proprio il tipo di messaggio zuccheroso tanto caro alla Disney, ma una storia di delusioni e cuori infranti.
L’autore della celebre fiaba, Hans Christian Anderson era bisessuale, amava le donne ma era anche un omosessuale irrisolto. Da un suo innamoramento che non ha potuto manifestare pubblicamente, è nata la storia struggente che ha fatto sognare tanti bambini. Amava viaggiare, amava scrivere e narrare con passione di amori sfortunati che riflettevano le sue esperienze personali. Le sue fiabe romantiche riflettevano il suo bisogno d’amare ed essere corrisposto. Ma raramente ha avuto fortuna, quasi tutti i suoi innamoramenti si sono rivelati grandi insuccessi. La Sirenetta prende ispirazione da un amore gay
Il suo grande amore Edvard
S’innamoro di Edvard Collin, un eterosessuale che non lo ricambiò. Era un uomo elegante di classe superiore alla sua, ricco ed affascinante. Le lettere appassionate che Anderson gli scrisse venero ignorate e questo causò un suo grande struggimento. I tipici languori dell’innamoramento vennero soffocati per timore di svelare una passione che non sarebbe stata compresa. Il desiderio venne soppresso per timore dello scandalo che l’amore per un uomo così in vista avrebbe provocato.
Il bell’Edvard
Il bell’Edvard era disturbato da questo corteggiamento assillante. Lo respinse e sposò una ragazza del suo ceto pochi mesi dopo. Questo causò una grande angoscia e depressione ad Anderson. Accusò sé stesso della sua cattiva sorte in amore, per la bruciante passione che lo divorava e non riusciva a trattenere. Un innamoramento romantico e fuori dalle righe, esagerato come quelli dei quindicenni. Descrisse questi sentimenti con accuratezza nei suoi romanzi e nelle sue fiabe, dove gli amanti languivano di passione o si lasciavano morire di disperazione.
Le lettere d’amore
Le lettere d’amore inviate ad Edvard erano piene di passione e turbamenti. Spingevano per ottenere la gratificazione di essere riamato, e frenavano davanti alle difficoltà di essere accettato. In un passaggio dichiara “I miei sentimenti per te sono quelli di una donna. La femminilità della mia natura e la nostra amicizia devono rimanere un mistero”. Una dicotomia di attrazione e respingimento. Subito dopo il matrimonio del suo amato scrisse la fiaba della Sirenetta. Molto diversa però dalla versione Disney, più oscura ed amara.
Ariel assassina?
Ariel deve lasciare che il principe sposi un’altra principessa e deve rinunciare a lui. Anche se, grazie ad un sortilegio, potrebbe riprendersi il principe uccidendo la sua sposa. Ma lei decide di rinunciare. Si ritira e si getta nel mare per rispettare il suo innamorato, e si lascia morire. Molto lontano dalla consolante fiaba che tutti i bambini amano, mentre canticchiano “in fondo al mar”.
Una storia personale
Anderson si immagina come Ariel ed il bel principe prende le fattezze di Edvard. La storia è chiaramente ispirata dalla sua vicenda personale. La Sirenetta vuole vivere col suo principe, vuole trasformarsi in completamente umana, uscire dal suo ruolo di doppio. Il paragone con la bisessualità dell’autore è evidente. Anderson rinuncia ad amare il ricco e bell’Edvard come Ariel rinuncia a dividere la coppia che s’è appena sposata. Si butta in mare e si dissolve come spuma, un gesto molto romantico in linea col modo di intendere la vita in quel periodo storico. La Sirenetta prende ispirazione da un amore gay
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