La ricerca continua a cercare la soluzione definitiva per eliminare la piaga dell’alcoolismo
Il tentativo di limitare od eliminare il problema degli eccessi e dalla dipendenza da alcool proseguono seguendo strade alternative. Ci sono ritrovati “pseudo-miracolosi” che sono a disposizione, soprattutto in Asia, che dovrebbero avere quello scopo. Recentemente è stato messo in circolazione anche una sorta di ghiacciolo che ha la funzione di smaltire la sbornia. Lo Hangover del mattino dopo preoccupa molti bevitori seriali, ma gli studiosi vogliono andare oltre a quel fastidioso mal di testa. La sbronza se la porta via un funghetto magico
Un funghetto definitivo
La ricerca coinvolge un ingrediente caro ai freaks della generazione psichedelica. Un funghetto “magico” che contiene psilobicina, una droga conosciuta da sciamani e stregoni, che la utilizzavano per avere visioni. Utilizzata sinora per la cura della depressione ha rivelato nuove importanti funzionalità. Questa droga somministrata ad alcuni volontari si è dimostrata molto efficace. Oltre l’80% dei forti bevitori o alcoolizzati ha rinunciato spontaneamente a bere in modo pesante. Alcuni di loro si sono limitate ad un bicchiere isolato di tanto in tanto, altri hanno smesso completamente di cercare alcool.
Un successo insperato
Le cure effettuate con i farmaci attualmente a disposizione, hanno dato risultati minimi. Il numero di coloro che, dopo una breve pausa, riprendeva a bere in modo smodato è molto rilevante. I trattamenti farmacologici si possono definire una debacle per il sistema sanitario. La salute pubblica risente molto delle aggravanti di chi consuma troppo alcool. Quando si assomma ad altre patologie porta ad allungamenti delle degenze, e talvolta con esiti fatali.
140.000 morti l’anno solo negli USA
Negli Stati Uniti d’America la situazione è veramente grave. Sono molti coloro che hanno problemi con l’eccesso di alcool, ed ogni anno si contano 140.000 vittime tra i grandi bevitori. La situazione sembra in stallo al momento, poche le cure e poco rilevanti i successi, perciò ogni nuovo studio è benvenuto. La psilobicina è la speranza del futuro. Gli alcoolisti che lo hanno testato, dopo una cura di 8 mesi, hanno smesso di pensare all’alcool come una necessità irrinunciabile. La metà di loro ha smesso completamente di bere, altri hanno ridotto in modo sensibile il consumo
Difficile ma non impossibile
La dipendenza da alcool è difficile da curare e serve una buona base di partenza, il desiderio di smettere. Una presa di coscienza che a volte è difficile prendere da soli. Cercare soluzioni a problemi complessi, nel fondo del bicchiere sembra spesso consolatorio. Per questo somministrare una cura a base di funghetti magici può servire ad aggirare il problema, e rendere l’alcool molto meno interessante. Alcuni dei soggetti hanno rinunciato perché, con la psilobicina, l’importanza degli impegni e della famiglia hanno trovato una diversa collocazione.
Come agisce?
Nessuno degli scienziati che sta studiando la psilobicina ha compreso esattamente come funziona. Interviene sul cervello, probabilmente influenza le connessioni e le sinapsi. Sembra in grado di riorganizzare le priorità, e relegare l’alcool al ruolo di semplice divertimento, e non protagonista assoluto. I partecipanti hanno confermato di aver avuto visioni, di aver incontrato amici o parenti defunti. Di aver potuto sorvolare in volo luoghi ameni, con sensazioni di gradevolezza e libertà. Hanno avuto sensazioni positive e non hanno avuto bisogno di nessun supporto alcoolico, per sentirsi a loro agio. Probabilmente hanno rivissuto le sensazioni che gli stregoni e gli sciamani, hanno utilizzato per secoli, per prendere le loro sagge decisioni. La sbronza se la porta via un funghetto magico

