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La risorsa dell’albero del pane

La risorsa dell’albero del pane

Un alimento che potrebbe aiutarci perché è poco sensibile alle variazioni climatiche.

La ricerca dei nutrizionisti, dei biologi, degli agronomi è concentrata su alimenti e materie prime che possano nutrire il pianeta. La sovrappopolazione e la impellente e conseguente domanda di cibo si accoppia malissimo alle condizioni climatiche future. Molte delle coltivazioni attuali probabilmente vedranno ridursi le aree produttive, e le rese saranno inferiori. Cosa e come coltivare è un vero dilemma. Non potremo coltivare tutto in serra, le spese di produzioni sarebbero tali, anche in chiave energetica, da rendere il cibo disponibile solo per le popolazioni più ricche. La risorsa dell’albero del pane

Evitare guerre per il cibo

Il problema principale è evitare che la ricerca di alimenti si trasformi in una guerra per il cibo. Per evitare che si alterino le relazioni tra popoli e classi sociali, è necessario che il cibo sia disponibile per tutti. Diventa importantissimo trovare materie prime coltivabili in aree che potrebbero essere climaticamente sconvolte. Il cibo del futuro deve essere facile da coltivare, economicamente vantaggioso, popolare, proteico, salutare. Molte variabili da prendere in considerazione.

Sguinzagliati a cercare i cultivar

Agronomi e ricercatori sono da tempo alla ricerca del cibo che possa accontentare e nutrire tutti. Alcuni si sono concentrati su colture di nicchia che crescono spontaneamente in aree “difficili”. Vegetali, cereali o frutti “rustici”, semplici che siano resistenti a mutazioni climatiche anche rilevanti. Uno dei cibi attualmente sotto la lente d’ingrandimento è l’albero del pane, o Ulu. Conosciutissimo in Oceania, pressoché ignoto in quasi tutto il resto del mondo.

Alimento con molte prerogative

Viene consumato in molti modi il frutto dell’albero del pane. Può essere mangiato crudo, bollito, fritto, arrostito oppure fermentato. È decisamente versatile, chiunque abbia avuto la sorte di viaggiare tra le isole del Pacifico, lo ha conosciuto in cento varianti. Cresce in un’area vasta e climaticamente “simile”, a quello che potrebbe essere lo scenario futuro. Potrebbe sostituire alcune delle attuali coltivazioni, considerate i caposaldi della attuale alimentazione umana ed animale. Come riso, grano, soia, granturco sono previsti come in diminuzione nei prossimi decenni, e qualcosa dovrà sostituirli.

La risorsa dell’albero del pane

Aree dove coltivarlo

Sono molto ampie le zone dove non è noto e coltivato, ma che offrono le condizioni ottimali per farlo crescere. Tutta l’Africa sub sahariana ad esempio. L’occasione è quella di costituire veri e propri granai” di sussistenza. L’albero del pane è resistente e resiliente, due aggettivi che nella seconda metà del secolo, saranno importantissimi. Rispetto ad altri vegetali sotto osservazione è probabilmente la migliore opzione possibile.

Timori di invasione

Alcuni scienziati hanno posto l’accento su un allarme. Cambiare coltivazioni in ampie aree geografiche potrebbe portare ad un fenomeno invasivo. Gli inserimenti forzati in aree diverse a quelle d’origine, hanno creato difficoltà che sarebbe opportuno evitare. I ricercatori fanno però notare che l’albero del pane in molte varietà è senza semi e quindi non può diffondersi autonomamente. Gli agricoltori avrebbero il controllo delle coltivazioni senza rischiare una extra diffusione.

Viene dalla Nuova Guinea

I botanici ritengono che sia originario della Nuova Guinea dalla quale s’è poi diffuso in tutta l’Oceania. È un frutto con molto amido e questo gli da il sapore a cui deve il suo nome. Una volta arrostito infatti ha profumi e sapori che rimandano a quello del pane. In alcune aree lo chiamano anche albero delle patate, proprio per il suo apporto di amidi. Può essere seccato e macinato, diventando una farina che ha molte prestazioni culinarie. È un albero con molti utilizzi, nel Pacifico il suo legname è usato sia in campo edile che nautico, oltre a mobili e arredi. Anche dal lattice se ne ricava un mastice. Viene utilizzato anche per produrre medicinali tradizionali molto efficaci.

Nutriente

L’albero del pane è una fonte di elementi nutritivi, magnesio, potassio, fosforo, tra i principali. È una pianta perenne, che richiede poche cure, cresce con poca acqua e anche la concimazione è ridotta. Ha un grandissimo potenziale per candidarsi ad alimento del futuro, ed essendo un albero svolge anche l’importante azione di catturare CO2. Il lavoro dei nutrizionisti non si esaurisce qui, continua la ricerca di altre specie vegetali che possano aiutarci ad affrontare il cambiamento climatico. Sono centinaia di migliaia le piante a disposizione, ma noi ci concentriamo su pochissime e ci facciamo influenzare da chi ha brevettato le sementi. È tempo di ripensare a questo sistema alimentare. Ben venga quindi l’albero del pane e qualunque altro vegetale in grado di nutrirci. La risorsa dell’albero del pane

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La risorsa dell’albero del pane alternativa a molte delle attuali coltivazioni costrette a ridursi per i cambiamenti climatici
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