La scarsa presenza umana legata al lockdown ha mutato le abitudini degli animali che non si sentono più in pericolo e ritornano a mostrarsi
Cervi, daini, cinghiali, volpi facevano timidissime apparizioni anche nei centri urbani fino a pochi giorni fa. Ora hanno cambiato atteggiamento e dopo solo due mesi senza umani in giro, hanno allargato i loro areali. Trovare cervi o daini a spasso per i parchi o a banchettare con l’erba rasata dei campi di calcio è ormai comune. Le presenze dei cinghiali erano già massicce ed anche quelle delle volpi non erano così rare, ma ora sono diventate comunissime. Forse qualcuno vorrebbe avere una volpe come animale domestico per avere ancor più possibilità di uscire per farla passeggiare. La natura si riprende i suoi spazi col Covid-19
Il selvatico urbanizzato
Il selvatico diventa così urbanizzato e trovi altre aree in cui cibarsi facilmente, senza il timore delle aggressioni o di essere cacciato. Ma non sono soltanto gli animali che vivono al margine delle periferie a trovare momenti positivi da questa forzata assenza umana. Le spiagge vuote hanno dato la possibilità a molte specie di tartarughe di deporre le loro uova in completa tranquillità. Un esempio su tutti quello delle spiagge della Florida, insolitamente deserte e quindi perfette come destinazione finale per molte tartarughe.
Tailandia e Florida
Le spiagge della Florida e della Tailandia sono alcuni dei luoghi preferiti per la deposizione delle uova da parte delle tartarughe. La stagione inizia a primavera e prosegue fino all’estate, è quindi presto per misurare l’incremento dei nidi, però ci sono segnali molto confortanti. Le tartarughe che sono arrivate a deporre in questi giorni sono già molte di più rispetto alla stagione scorsa. L’assenza di umani e dei loro rifiuti ha sicuramente favorito l’evento. Sono molte infatti le tartarughe che rimangono intrappolate da residui di plastica o attrezzature legate alla pesca.
Accesso limitato
A causa della pandemia di COVID-19, l’accesso alle spiagge è limitato, liberando le coste dalle presenza delle persone e dai loro scarti. Le tartarughe della Florida potrebbero essere pronte ad avere un anno riproduttivo di eccezionale successo. I volontari che monitorano la loro presenza, hanno contato già 75 nuovi nidi, un numero molto buono rispetto all’anno scorso. Le Leatherbacks, le tartarughe marine più grandi del mondo, si accoppiano in mare, poi vengono a terra. Depongono in grandi buche nella sabbia le loro uova, morbide e fragili, che aspettano quasi due mesi prima di schiudersi. È uno spettacolo vedere la frenetica e impacciata corsa versa il mare delle tartarughine, dopo pochi minuti dalla schiusa.
La luce è un fattore
A innescare la loro corsa al mare è in buona parte la luce. Il riverbero del sole o della luna sull’acqua le attira. Purtroppo in alcune spiagge l’illuminazione pubblica le confonde e le manda nella direzione opposta. La schiusa avviene in piena stagione turistica, quindi la presenza umana è un fattore che può influire sulla loro possibilità di sopravvivere. I biologi ritengono che solo 1 su mille delle nuove tartarughine sopravviverà e riuscirà a tornare sulla stessa spiaggia a scavare un nuovo nido.
Buone notizie anche dalla Tailandia
Sono stati segnalati 11 nuovi nidi in un’area protetta tailandese, di specie che sono considerate a rischio. Il miglior risultato da 20 anni a questa parte per questo tipo di tartarughe vulnerabili. Forse è solo una casualità ma è sicuramente un elemento di speranza per un futuro che sia più etico e riguardoso della natura e dei suoi elementi ed abitanti. La natura si riprende i suoi spazi col Covid-19
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