Le voci saranno campionate da artisti celebri
YouTube ha dato la possibilità ad alcuni utenti di realizzare dei brevi video musicali che contengono le voci campionate di alcuni artisti. Tra loro il più celebre è John Legend ma la possibilità di espandere il numero delle voci “prestate” è dietro l’angolo. Indubbiamente una rivoluzione nel modo di fare musica, con tutti gli annessi e connessi. La musica la comporrà l’AI Leggi tutto: La musica la comporrà l’AI
Una sotto-traccia identificativa
La piattaforma dedicata ai video e tutorial si è assicurata che ognuno dei video composti abbia in sotto-traccia, ma non udibile dall’orecchio umano, un messaggio identificativo. Questo dovrebbe evitare che la musica preparata con AI posa diventare di pubblico dominio senza versare royalties.
I diritti e gli introiti sono tutti da discutere
Proprio l’identificazione di chi possegga i diritti su questi brani è motivo di grande dibattito. Le major e i loro avvocati sono pronti ad ogni tipo di battaglia, per assicurarsi gli eventuali introiti e lo sfruttamento commerciale. Non sarà semplice dipanare questa intricata matassa.
Video di 30 secondi in verticale
Si chiama “Dream Track” lo strumento che può generare brevi video di 30 secondi con le voci di alcuni artisti. E’ un esperimento ma potrebbe portare a risultati strepitosi gradevoli o sgradevoli. Lo strumento genera video verticali perfetti per diventare materiale da pubblicare su TikTok o reels di Instagram e Facebook.
Abbordabile da chiunque
L’utilizzo pare semplice, basta richiedere un certo tipo di situazione musicale, ballad, rock, pop, rap, trap, allegra, triste, scegliere una situazione che si vorrebbe cantare, amori più o meno controversi o farsi mandare dalla mamma a prendere il latte e il gioco è fatto. L’Ai si occuperà di generare il cantato con la voce preferita tra quelle a disposizione.
Ancora solo per sviluppatori
E’ uno strumento ancora destinato al solo uso degli sviluppatori, ma il sentiero è tracciato e pensare di bloccarlo è quasi impossibile. Alcuni artisti che si sono prestati al “gioco” sono preoccupati che la loro voce venga utilizzata per cose “stupide” o per lanciare messaggi completamente contrari al loro modo di pensare. Soprattutto i rapper sono timorosi che qualche barra possa essere decisamente violenta o a favore di atteggiamenti malavitosi. Anche questo sarà materiale per avvocati e procuratori.
Un precedente importante
All’inizio di quest’anno, un certo Ghostwriter ha scritto una canzone chiamata “Heart on My Sleeve” con le voci generate da Ai degli artisti Drake e the Weeknd. La canzone è diventata virale, e l’etichetta discografica degli artisti, Universal Music Group, ha fatto bloccare e rimuovere il pezzo da YouTube e altri siti di streaming musicale poiché non ne traeva alcun vantaggio dal copyright.
Mancano ancora le regole d’utilizzo
Un precedente che mette in evidenza come tutto questo modo di creare musica debba essere ancora regolato. Nell’ambiente musicale si confrontano pareri positivi e contrari, c’è chi lo definisce uno strumento stimolante e chi invece un modo di rapinare le qualità professionali dei musicisti e cantanti.
Un potenziale enorme e inarrestabile
Il potenziale è talmente vasto che immaginare di bloccare completamente un modo innovativo di comporre e cantare è impensabile. Creato lo strumento, qualcuno ne approfitterà. Con quale tipo di successo. è ancora complicato dare risposte. Molto probabilmente l’Ai trasformerà l’industria musicale in modi che ora non riusciamo a prevedere.
Saranno gli avvocati a mettere i paletti
Forse saranno le dispute sui copyright a mettere precise barriere e a dirimere le dispute. Creare musica senza che nessuno venga pagato è il maggior incubo di tutte le major e sicuramente prenderanno precauzioni per proteggere i loro introiti. Perché anche in questo caso seguire la scia dei soldi porta sicuramente a capire come funzionerà. La musica la comporrà l’AI
Credits: Pixabay, Youtube

