Se funzionasse dichiararsi indipendenti
Totnes nel Devon, nella parte di Gran Bretagna che si affaccia sulla Manica è una antica cittadina mercantile molto particolare e decisamente controcorrente. I suoi cittadini sono celebri per la loro unicità e cocciutaggine nel porsi al di fuori delle tradizioni britanniche. Ora ne hanno appena inventata un’altra: si sono dichiarati stato indipendente, con tanto di passaporto.
Una follia ma non troppo
Fin qui potrebbe far sorridere, sarebbe l’ennesima stramberia di questo paesello (8000 anime) che accoglie artisti, uomini liberi e spiriti indipendenti. Totnes viene definita la capitale della filosofia new-age, offre aiuti agli artisti, pittori, musicisti, scrittori. Qui ci sono due mercatini dell’usato e dell’antichità a settimana, e un frequentato mercato di prodotti biologici. Lo sarebbe se, nello statuto del nuovo stato, non fosse ben chiaro il desiderio dei residenti di restare nella UE. Un piccolissimo scacco, per ora, all’amministrazione May che non riesce proprio ad uscire, senza ossa rotte, dallo stallo della “hard Brexit”.
Un esempio pericoloso per May
Se qualche altra città seguisse l‘esempio di Totnes, si potrebbe innescare una spirale dalla quale il governo britannico non saprebbe uscire. Il vento è decisamente mutato, in U.K. .Sono moltissimi coloro che temono che la Brexit porterà un forte peggioramento delle condizioni economiche. Se si votasse in questo momento in un nuovo referendum (come da più parti richiesto) il Remain vincerebbe facilmente. Sono mutate le convinzioni e si potrebbe evitare quello che oltre il 60% delle aziende anglosassoni definisce, un inevitabile declino.
Totnes alla propria indipendenza crede sul serio, conia proprio denaro (i Totnes Pounds). La cittadina è celebre per essere decisamente fuori dai circuiti della grande distribuzione e con un forte senso etico. Nessun supermercato, legato alle grandi catene, è riuscito ad entrare od attecchire sul territorio. I negozi sono tutti di piccole dimensioni, nemmeno le catene di caffetterie sono riuscite a sbarcarvi. Non immaginate un luogo in cui il tempo s’è fermato. Anzi, sotto alcuni aspetti è assolutamente evoluto e potrebbe essere d’esempio per molte altre comunità.
Un modello etico di sostenibilità
Qui è stato aperto il primo Zero Waste Market (supermercato a impatto zero, dove rifiuti e imballaggi sono controllati e ridotti al minimo). Ed è sempre qui che è in corso il tentativo di essere completamente indipendenti da petrolio e combustibili fossili. Totnes è la prima Transition Town d’Inghilterra. Una esperienza che lega molte comunità sparse in tutto il mondo, per dimostrare la possibilità di riformare molte delle nostre abitudini legate ai consumi.
Chi avrà la zucca più dura? Totnes o May?

