Se ne parla già da un po’ ma pochissimi l’hanno assaggiata
Si chiama Coca-Cola Y3000 e dovrà soppiantare la classica bevanda frizzante. E’ un tentativo di dare una nuova ricetta ed una nuova veste alla bevanda più nota in tutto il mondo. La società di Atlanta cerca di rinnovare per restare al passo coi tempi ed anzi anticiparli. Per cercare di essere attrattivi hanno utilizzato l’Intelligenza Artificiale e le informazioni ottenuta dalla clientela. La Coca-Cola la fa l’intelligenza artificiale Leggi tutto: La Coca-Cola la fa l’intelligenza artificiale
Immaginate la bevanda del futuro
Hanno chiesto ai bevitori della Coca Cola cosa si aspettassero dal futuro e che cosa avrebbero voluto trovare nelle loro bottiglie e lattine. Il chatbot ha elaborato tutte queste informazioni, che sono state tante e molto circostanziate, per inventare una nuova ricetta, un mix di sapori inusuale ma accattivante.
Nuova grafica, nuova veste e colori
L’Intelligenza artificiale non si è limitata solo al contenuto, ma elaborato anche la nuova vesta grafica. Ne è risultato un contenitore decisamente diverso dal classico rosso Coca-Cola ed anche il logo è mutato. Per annunciare la nuova versione nei giorni scorsi la Coca-Cola ha realizzato un video che è circolato sui social.
Un nome che rimanda al 3.000
Riconoscibile sin dalla lattina passata dal classico colore rosso brillante ad un lilla metallizzato, il font è chiaro, lineare e pixellato. Il logo è stato rivisitato, con una immagine che ricorda una serie di onde. Il nome scelto è Coca-Cola Y3000 Zero Sugar e già nella sottolineature viene indicata come una bibita dal sapore futurista.
Emozioni, desideri e gusti
Per raccogliere le informazioni necessarie, per formulare il corretto algoritmo, ha chiesto ai partecipanti di esprimere le loro visioni del futuro. Ha elaborato le loro emozioni, le aspirazioni, l’immaginario dei colori desiderati ed anche il gusto che vorrebbero trovare. L’impressione immediata è di trovarsi di fronte ad un drink energetico.
Quando la vedremo a scaffale?
L’uscita non è ancora stata resa nota, ma dovrebbe essere imminente. La multinazionale texana intende metterla in commercio negli Stati Uniti, Canada, Cina, Europa ed Africa in una edizione limitata di lancio. Vuole evitare di ripetere l’errore fatto nell’occasione della New Coke, quando dovette ritirare le nuove bottiglie e lattine perché non gradite dal pubblico. Un inserimento graduale sembra il modo corretto per sondare il mercato.
Gusto di?
I pochi che l’hanno assaggiata hanno dato una miriade di risposte diverse. Segno che la nuova ricetta è un mix inusuale che raccoglie molte informazioni e le assembla in una configurazione inattesa. Si va dal gusto di chewing-gum, allo zenzero, alla banana, ma nessuno di questi gusti ha soddisfatto completamente i degustatori. Nessuno ha indicato la Coca-Cola 3000 come migliore della tradizionale.
Un altro tentativo fallito?
Solo il tempo dirà se Coca-Cola è riuscita nell’intento di attirare la clientela tradizionale o nuovi consumatori. Sinora qualsiasi tentativo di modernizzazione ha funzionate solo nella veste grafica e nel formato dei contenitori, ma non nel contenuto. Ce la farà la 3000 a vincere sul fascino della “vecchia usuale bevanda”?
Novità o effetto nostalgia? Chi vincerà?
Per aggiungere pepe al progetto, e spingere sul pedale del futuro e futuribile hanno aggiunto alle lattine un QR code. Questo consente di raggiungere contenuti futuristici e immaginifici. Forse l’entusiasmo di chi spera in futuro a colori solleciterà a consumare il nuovo prodotto.
Credits: courtesy Coca-Cola

