Benessere

La chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

la chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

Roba da streghe e praticoni, spulciando la letteratura medica medievale è difficile trattenere il raccapriccio o le lacrime per le troppe risate

Erano completamente folli nel medioevo? Una domanda che è giusto porsi quando si leggono alcuni dei rimedi più noti ed utilizzati. Gli occhi di rospo e le ali di pipistrello care alla letteratura stregonesca sembrano caramelle al confronto di quanto era realmente utilizzato. Però pensando a tutte le fake news nate all’inizio della pandemia di Covid-19, ed alle cure impossibili per fermarlo, forse dovremmo trattenere quelle risate. La chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

Gli umani hanno comportamenti stupidi

Gli umani sono fondamentalmente stupidi, ma quando entrano in crisi a causa dei malanni che li colpiscono, danno il meglio di sé stessi. Curare le infezioni e le pandemie con limone e bicarbonato o bevendo amuchina stanno a dimostrare che non siamo tanto diversi. Nel medioevo le conoscenze chimiche e sanitarie erano scarsissime, la superstizione era un elemento sempre presente. Le malattie venivano combattute per somiglianza col rimedio o all’opposto per la completa estraneità.

la chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

Una carrellata di cose da non ripetere

Tra le amenità che si riscoprono nei testi medici di oltre 500 anni fa, risaltano gli ingredienti. Probabilmente alcuni di quegli elementi avevano rudimenti di chimica organica ma spesso sembrano proprio presi a caso. Prendiamo ad esempio la cura delle otiti. “Prendete uova di formica, schiattatele e fate gocciolare il contenuto nell’orecchio. Oppure prendete bile di capra, mescolatela a latte di mucca e fatela gocciolare nell’orecchio. La terza soluzione è la più interessante: mescolate bile di montone all’urina del paziente, raccolta dopo un giorno di digiuno, e versatela nell’orecchio.

Gli animalisti avrebbero avuto molto da ridire

Molte cure prevedevano l’uso di parti animali e quindi ne prevedeva l’uccisione. Leviamo gli scudi contro i coreani e la loro cucina che prevede carne di cane, ma non eravamo migliori nel medioevo. Una cura contro la gotta o le paralisi degli arti prevedeva di usare una pomata a base di cuccioli di cane. I cuccioli venivano bolliti per ore con ginepro, ruta e cetrioli. La versione meno cruenta prevedeva di preparare un beverone, a base di acqua bollente, olio e sale, agitato fino a renderla un’emulsione, da bere goccia a goccia fino a provocare il vomito. Da ripetere più volte fino a svuotare completamente lo stomaco. Dopo una cura simile a chiunque sarebbe passata la voglia di mangiare per settimane

Un bagno sgradevole

Una cura celebre nel 1500 prevedeva un bagno di molte ore nell’acqua dove cuccioli sventrati e senza gambe venivano fatti bollire. I pazienti dovevano restare in ammollo coprendosi la testa e le spalle con pelli di animali per non raffreddarsi. In mezzo a tanta follia però risaltano medicamenti in uso ancora oggi. Come le radici di marshmallow (althea medicinalis) messe in infusione per una notte per curare il mal di gola. Le radici oggi vengono filtrate mentre un tempo si usava quello che assomigliava ad una fanghiglia biancastra.

Ancora mal di gola

Se amate i gatti saltate questo capitoletto. Una cura per il mal di gola consisteva nel consumare grasso di gatto arrosto. I gatti hanno la tendenza a non cedere volentieri il loro grasso quando sono ancora vivi e dotati di artigli. La cura poteva prevedere quindi una caccia cruenta. La cura consisteva in sciroppo a base di fieno greco e salvia a cui venivano aggiunti collanti vegetali estratti da arbusti, elementi che trovereste anche oggi in erboristeria. Il preparato però prevedeva di aggiungere grasso di riccio o di orso al tutto che veniva cucito nel ventre del gatto da arrostire. Lo sciroppo era costituito dall’olio che gocciola dalla cottura. La dose consigliata dello sciroppo era di un cucchiaio prima di andare a dormire. La chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

la chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

Un bruciore là dietro?

Cosa può combattere meglio il fastidioso bruciore delle emorroidi se non il suo simile ovvero il fuoco? Per combatterle si utilizzava un ferro rovente, di solito manovrato da un frate o un monaco. I monaci erano i depositari delle poche scienze mediche, oltre a raccogliere erbe aiutavano i pazienti con piccoli interventi. Erano loro a curare spesso i più poveri con estrazioni di denti, salassi e cataplasmi. Nel medioevo era divenuta celebre una pietra che si riteneva magica. Era la pietra di san Fiacre, un monaco che soffriva terribilmente di emorroidi. Pare che un giorno esasperato si fosse seduto su un masso chiedendo sollievo a Dio. Immediatamente esaudito, quel masso divenne un luogo di pellegrinaggio per tutti i sofferenti di emorroidi. Ancora oggi se vi mandano a fare un giro da San Fiacre, non vi stanno benedicendo ma sperano che siate affetti da emorroidi o malattie veneree.

Mestruazioni difficili ci pensa la Trotula

La Trotula è un testo medievale che regala consigli a tutte le donne che hanno problemi mestruali. Soprattutto quelli dei ritardi. Un consiglio era di far fluire sangue da altre vene se non arrivava dalla naturale collocazione. Si consigliava di incidere una vena sotto al piede, un giorno a destra un giorno a sinistra finché non ritornava o la poveretta moriva dissanguata. Oppure bastava una bella affumicatura della parte coinvolta. In una pentola si metteva alloro e zenzero pestati, cumino, finocchio, ortica, aneto, menta. Si metteva sui carboni ardenti e si faceva sedere la poveretta su un sedile forato, in modo che i fumi potessero salire e far ricominciare il mestruo.

la chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

 Follia o scienza?

Moltissima follia e superstizione per queste cure che rasentano l’operato delle fattucchiere, eppure qualcosa di vero c’è. Forse la casualità ha portato a conservare le cure che avevano avuto qualche effetto, però indubbiamente alcuni dei principi sono validi. Alcune delle ricette che sembravano assolutamente incredibili, se ripetute con gli stessi dosaggi e tempi richiesti, hanno funzionato impeccabilmente. C’è sempre qualche credulone pronto a ripetere i rituali più folli per una pronta guarigione, non stupiamoci troppo di cosa riusciamo a combinare noi sapiens. Le cronache sono piene di notizie che potrebbero risalire al medioevo. La chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

la chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali

Credits: PxHere

Summary
La chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali
Article Name
La chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali
Description
La chiamavano medicina ma erano stregonerie medievali i rimedi di un tempo sembrano completamente folli anche se alcuni di loro funzionano ancora oggi
Author
Publisher Name
Oficina
Publisher Logo

Lascia un commento