Sono pochi vivono isolati ma sono in equilibrio con la natura
Piccolo torna ad essere bello. Dopo aver massificato ed ingigantito tutto il possibile, ora sono i popoli autoctoni a conservare la speranza di salvare la biodiversità. Sono 5.000 culture diverse, sparse su tutto il pianeta. Per la maggior parte sono costituiti da piccole comunità ma loro sono in equilibrio con la natura
Solo il 6% della popolazione mondiale
Sono una minoranza, rappresentano appena il 6% della popolazione mondiale, i popoli autoctoni, eppure sono uno esempio da tenere in grande considerazione. L’ONU ha dedicato il 2019 al loro studio alla loro conservazione. Sono un’importantissima barriera contro i cambianti climatici, vivono da millenni in armonia con la natura. Il segreto delle minoranze etniche, dei loro linguaggi e delle loro culture possono essere importanti per capire come riequilibrare il pianeta.
Anno Internazionale delle lingue autoctone
Fino al 3 maggio a New York oltre mille rappresentanti si incontreranno in occasione dell’Anno Internazionale delle lingue autoctone. Provengono da tutto il mondo e porteranno la loro cultura e la loro esperienza per proteggere il pianeta. Lo sviluppo economico e sociale, l’ambiente, l’educazione, la salute e i diritti umani di questi popoli saranno trattati in questi giorni.
La biodiversità è protetta da loro
I popoli autoctoni vivono in armonia con la natura da secoli e secoli e contribuiscono a proteggere circa l’ 80% della biodiversità del pianeta. L’equilibrio che hanno raggiunto dovrebbe essere studiato e divenire patrimonio di tutta l’umanità. Che ne imiti le buone abitudini e sappia riagguantare un bilanciamento delle forze che la natura applica al pianeta. L’importanza di mantenere intatta la biodiversità è ogni giorno più evidente.
I popoli autoctoni depositari del sapere
I popoli autoctoni sono depositari del sapere fondamentale, una costruzione smussata e raffinata nel corso dei millenni. La velocità con cui l‘industrializzazione ha imposto ritmi e abitudini, generandone di assolutamente non necessarie, è divenuto un grave problema. Difficile risolverlo in poco tempo ma si possono prendere ad esempio le esperienze delle minoranze, dando voce a chi non ha fallito. Chi ha rispettato biodiversità e natura oggi può insegnare a chi ha portato il pianeta a rischio.

