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Insetti facciamo chiarezza

Insetti facciamo chiarezza

Sono almeno 20 anni che si parla delle proteine da insetti

Alimenti a base di insetti, molto nutrienti e alternativi ad altre fonti proteiche sono all’ordine del giorno da almeno un ventennio. Almeno sulla stampa specializzata, ma in Italia il tema sembra nato ieri. Con alzate di scudi e prese di posizioni politiche imbarazzanti. Sullo sfondo una notevole ignoranza sull’argomento, ed un tentativo di creare un tema che ne facesse dimenticare molti altri. Le decisioni della UE di sdoganare una sola farina di insetti, ha creato uno zibaldone di voci, non necessarie, che riguarda tutti i tipi di insetti. Insetti facciamo chiarezza Leggi tutto: Insetti facciamo chiarezza

Costi inferiori e facilità di allevamento

L’allarmismo cavalcato da certa stampa ha creato una barriera ad una discussione concreta e chiara. Il problema è reperire proteine a basso costo, alternative e meno impattanti, rispetto a quelle animali. Il numero crescente di esseri umani sul pianeta, crea nuove condizioni ed esigenze alimentari. Impensabile disboscare altri milioni di ettari per allevamenti di bovini, suini, pollame. La richiesta di cibo sarà in espansione, probabilmente farà lievitare i prezzi delle proteine. Una soluzione che comprenda proteine da insetti non è facile da gestire a causa dei molti pregiudizi presenti.

Solo se economicamente vantaggioso

Cibarsi di proteine provenienti da insetti, ha senso solo se economicamente vantaggioso. Al momento i costi di produzione non sono competitivi, se volessimo introdurre nei nostri prodotti, proteine da insetti, non saremmo pronti. Al momento siamo nel livello “curiosità” da soddisfare, decisamente lontani da un impiego massiccio. L’impatto ecologico non è ancora stato valutato, le emissioni di gas sono sicuramente inferiori, ma c’è da valutare se resterebbero basse anche a fronte di impianti di grandi dimensioni. L’impressione è che nel confronto con gli allevamenti animali estensivi, la riduzione di spazi occupati, sarebbe già un enorme vantaggio.

Sicurezza alimentare

Non esiste ancora una letteratura sufficiente a chiarire se possano esistere problematiche di tipo sanitario. Qualcuno fa notare che la sicurezza dei consumatori deve venire al primo posto. Concordiamo ma non esiste neppure una letteratura scientifica che possa individuare reali problemi legati alla salute. Alcuni articoli puntano a far notare che la produzione di insetti per l’alimentazione provengono da paesi ed aree che presentano criticità sanitarie. Non siamo certi che il paese d’origine possa influenzare in modo determinante la qualità degli eventuali prodotti.

Un problema di allergie

Interessante, d’altro canto, la preoccupazione che alcuni soggetti possano sviluppare allergie. Le proteine da insetti potrebbero attivare gli allergeni e creare situazioni sostanzialmente pericolose. Il tutto nasce dal fatto che, molti insetti potrebbero attivare le stesse allergie già note, di cui soffrono alcuni consumatori. La più temuta è probabilmente quella legata agli artropodi ovvero crostacei, gamberi, ecc. Anche in questo caso la letteratura scientifica è ancora scarsissima e non esaustiva. Sembra un timore sviluppato ad arte, da chi vuole dare una connotazione negativa a priori.

Insetti facciamo chiarezza

Non voglio mangiare insetti !

È lo strillo che accompagna molti degli articoli dedicati al tema. In realtà il problema non si pone, non c’è alcuna possibilità di consumare cibi che contengano proteine da insetti, senza esserne informati. Non potranno essere aggiunti ai prodotti esistenti senza che vengano palesati in etichetta. Dovranno essere comunicate provenienza degli ingredienti, ed indicata la possibilità di allergie. Una garanzia di sicurezza per tutti coloro che temono di trovare insetti nella brioche della colazione o nel panino.

Già presenti in percentuali minime

Se la letteratura scientifica non ci viene incontro, va però rilevato che l’esperienza comune già ci dà indicazioni. Nelle farine che utilizziamo per panificare, fare dolci, fare polente, ecc, già sono presenti in percentuali minime, insetti che sono stati macinati all’interno dei molini. Li mangiamo da secoli senza accorgercene, sono quantità minime, ma sono presenti. In ogni caso attualmente è quasi impossibile trovare prodotti a base di proteine d’insetti, perciò il problema di scegliere se consumarli o meno è assolutamente prematuro. Verranno chiaramente indicati i prodotti che le contengono e starà al nostro livello di curiosità decidere se assaggiare questi “novel food” o soprassedere. Il tentativo di far passare l’idea che sarà una imposizione non ha alcun senso di esistere.

C’è un’etica in questo approccio

C’è un’etica nel tentativo di trovare proteine alternative ed è quella di salvare il pianeta. Ridurre le emissioni e l’impronta carbonica, lasciando intatte le possibilità di ottenere cibo sufficiente a sfamare 8 miliardi di persone. Se tutto questo è possibile utilizzando proteine originate da insetti, ben venga. È giusto cercare di mantenere le nostre tradizioni alimentari, ma le condizioni mutano, non possiamo pretendere bistecca o salsicce ogni giorno. Possiamo sicuramente virare verso una cucina che abbia un maggiore apporto di vegetali, ma le proteine sono necessarie. Sta a noi fare scelte che coinvolgano il futuro di tutto il pianeta. Insetti facciamo chiarezza

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Credits: Pixabay

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Insetti facciamo chiarezza, una sola farina di grilli è stata sdoganata e dovrà essere segnalata in tutti i prodotti che la contengono
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